Domenica, 05 Giugno 2022 - 17:42 Comunicato 1722

La macroregione alpina al centro del confronto con l’assessore Bisesti, Poma, Boschetto Doorly e Zucca
Scommettere sui giovani per garantire un futuro alle terre alte

FESTIVAL ECONOMIA TRENTO - Terre alte da valorizzare e continuare a rendere attrattive. Un tema al centro del dibattito dedicato alla macroregione alpina, nell’ambito del Festival dell’economia di Trento, al quale hanno preso parte l’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura della Provincia autonoma di Trento, Mirko Bisesti, il capoeconomista Nomisma Lucio Poma, l’autrice e manager del turismo Valentina Boschetto Doorly e l’antropologa Michela Zucca, intervistati dal giornalista del Sole 24 Ore Giovanni Trovati.
Festival economia 2022: al Palazzo della Provincia “Quale futuro per la macroregione alpina” (a dx Mirko Bisesti assessore provinciale all’istruzione cultura e università)

La più giovane strategia macroregionale dell’Unione europea è Eusalp, di cui Trentino e Alto Adige condividono la presidenza: “Un contesto territoriale tra i più produttivi a livello europeo, caratterizzato da una grande diversità per quanto concerne lingua e storia. Lavoriamo per garantire un futuro specialmente ai giovani delle vallate, contrastandone lo spopolamento: ci impegniamo affinché le regioni operino insieme per dare una risposta univoca e concreta alle esigenze delle persone” ha spiegato l’assessore Bisesti. L’esponente della Giunta provinciale ha peraltro osservato come sia necessario continuare a lavorare sul fronte della formazione giovanile: “Puntiamo sul loro coinvolgimento anche all’interno del percorso decisionale di Eusalp, attraverso il Consiglio dei giovani”. E ancora: garantire l’apertura anche delle piccole scuole - presidio fondamentale per mantenere la vitalità delle comunità locali - sostenere l’agricoltura che ha la capacità di conservare e valorizzare il paesaggio e continuare a garantire le condizioni favorevoli all’insediamento di imprese e nuovi nuclei familiari. Il progetto co-living di Luserna ne è un esempio. 

Secondo Poma, periferia e centro non vanno considerati come modelli alternativi: “Il Trentino ne è un esempio: questo è infatti un territorio dal respiro internazionale. Continuiamo dunque a costruire il cambiamento che desideriamo e non a subirlo”. La scrittrice Boschetto Doorly ha indicato i cosiddetti “megatrend” che nel post-Covid stanno creando condizioni inedite per favorire il cambiamento e dunque il ritorno alla montagna e ai piccoli centri, a partire dall’infrastrutturazione digitale, che consente a tutti di accrescere la propria conoscenza e di lavorare da remoto in qualsiasi momento. Inoltre l’inarrestabile fenomeno dei cambiamenti climatici appare allo stesso tempo tragico e affascinante: “Spingerà le persone verso le terre alte”.  È peraltro già in corso un vero e proprio controesodo, che parte dalle città. Tanto che è stato coniato il termine “metromontagna”: le persone che lasciano i centri stanno portando linfa e attività nelle terre alte. “Il motivo? Migliorare la propria qualità di vita viene percepito come aspetto più attrattivo del fattore economico” ha osservato la scrittrice. L’antropologa Zucca si è dunque focalizzata in particolare sul ruolo delle donne nel favorire il cambiamento: sono il perno attorno al quale ruota il nucleo familiare. 

(a.bg)


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