Giovedì, 07 Aprile 2016 - 17:49 Comunicato 610

Il presidente di Agenzia del lavoro promuove la kermesse dedicata all’occupazione. Oggi la chiusura con l’Employers Days dedicato ai lavoratori dell’ex Whirlpool
Salomone: “Il successo della Fiera è lo stimolo per continuare ad investire sulle persone e sul lavoro”

“Il Trentino ha dimostrato ancora una volta di meritare il ruolo di area privilegia di sperimentazione in Italia delle nuove vie all’occupazione. Il successo registrato dalla Fiera del lavoro è la conferma del lavoro portato avanti in questi anni da Agenzia del lavoro che ha saputo, anticipando i tempi, innovare il ruolo dell’ente pubblico come facilitatore dell’occupazione e garante delle persone più deboli”. Il presidente di Agenzia, Riccardo Salomone, traccia il bilancio (positivo) della prima edizione della Fiera del lavoro che da mercoledì ad oggi ha animato la "galleria bianca" di Piedicastello con una serie di iniziative dedicate al mercato del lavoro. La Tre Giorni si è chiusa oggi con l’Employers Day, giornata dedicata ai lavoratori dell’ex Whirlpool: oltre 130 persone hanno incontrato i responsabili di 40 aziende trentine dei vari settori (industriale, artigiano e servizi): un'occasione di contatto diretto tra offerta e domanda di lavoro che intende accorciare la catena tra chi offre occupazione e coloro che sono alla ricerca di un impiego.

Lo scenario occupazionale in Trentino rimane incoraggiante dopo oltre 7 anni di crisi economica internazionale. I dati 2015 confermano la ripresa (in attesa di consolidamento nei primi mesi dell’anno in corso) del mercato del lavoro, con la disoccupazione in calo (-0,8%), in un contesto sociale che vede lavoratori, aziende, sindacati ed ente pubblico lavorare in maniera sinergica. Sempre il Trentino si conferma come un’area privilegiata per la sperimentazione (riuscita) di metodologie e strumenti innovativi per facilitare il reinserimento nel tessuto produttivo dei lavoratori espulsi a seguito della crisi economica. La nostra provincia ha messo in campo negli ultimi anni nuove strumenti a sostegno dell’occupazione, soprattuto per quanto riguarda le politiche attive del lavoro, con particolare attenzione a giovani e donne. 

“I risultati occupazionali - aggiunge Riccardo Salomone, presidente di Agenzia del lavoro di Trento - ci devono motivare a fare di più e meglio, lavorando sull'intera filiera del lavoro e accentuando maggiormente quel carattere di laboratorio che recentemente lo stesso ministro Poletti ha riconosciuto al Trentino. Abbiamo l'obbligo di dare risposte a persone che chiedono di lavorare e, in particolare, a quelli più deboli tra loro”.

Ed è con questo spirito che è nata la Fiera del lavoro, organizzata dal 5 aprile ad oggi presso le Gallerie di Piedicastello. Lo stesso spirito ha spinto Agenzia del lavoro ad aderire al progetto Employers Day del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, su indicazione della Rete europea dei Servizi Pubblici per l'Impiego (PES Network). L’evento ha chiuso oggi la Fiera del lavoro: oltre 130 lavoratori della ex Whirlpool hanno incontrato 40 imprese trentine, creando un contatto diretto tra disoccupati ed aziende in cerca di personale e competenze. “L'obiettivo dell’Employers Day - spiega il presidente Salomone - è anche quello di garantire maggiore visibilità alla gamma dei servizi a sostegno delle attività di incontro fra la domanda e l’offerta di lavoro. Agenzia ha investito su queste nuove modalità, convinta che l’ente pubblico deve proporre nuove strade e soluzioni innovative. Non è pensabile replicare formule superate da un mercato del lavoro sempre più dinamico e complesso”.

La giornata conclusiva della Fiera del lavoro ha visto nella mattinata le 40 aziende partecipanti all’Employers Day aprire le proprie postazioni di incontro con i lavoratori, dando così avvio ad una serie di colloqui individuali tra imprese e lavoratori. Tra i participanti c'erano anche Anna e Marco, due nomi di fantasia a cui però corrispondono due esperienze di vita reali.

“Da due anni - dice Anna, 47 anni, sposata e madre di due figli - sto cercando lavoro. La chiusura della Whirlpool è stata la fine di un percorso lavorativo importante ma anche faticoso. Non è facile ripartire, sopratutto se hai una famiglia a cui badare e una professionalità da rivedere. In questo periodo ho partecipato a vari corsi di formazione e guardo al futuro con speranza, perché credo di aver fatto il possibile per riqualificarmi. Non posso fermarmi ora, lo devo a me stessa e ai miei figli. Ho ancora molto da dare”.

Più difficile la situazione di Marco, sposato con due figli maggiorenni disoccupati e una moglie alla ricerca di lavoro: “Ho 57 anni e  alla Whirlpool ricoprivo un ruolo di responsabile tecnico. Le imprese cercano personale più giovane e per gli over 50enni le opportunità si riducono di molto. Ho ancora un anno e mezzo di sussidio e spero di trovare una sistemazione. E’ difficile mandare avanti una famiglia con 800 euro al mese. In questi due anni ho contattato decine di aziende, seguito i percorsi di Agenzia del lavoro ma, al momento, non ho portato a casa nulla. Inutile nasconderlo, sono preoccupato perché la carta di identità gioca contro di me. E’ frustrante rendersi conto che sei considerato vecchio dopo che hai trascorso 30 anni a lavorare e crescere in una grande azienda, e a cui hai dedicato una vita intera”.

(pff)


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