Giovedì, 08 Agosto 2013 - 02:00 Comunicato 2294

Integrato il programma annuale, su proposta dell'assessore Lia Giovanazzi Beltrami
SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE: PROGETTI PER GIOVANI E DONNE

Albania, Kosovo, Bosnia Erzegovina, Mozambico sono alcuni dei Paesi interessati dalle iniziative di solidarietà internazionale approvate oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore Lia Giovanazzi Beltrami. Attraverso una seconda integrazione al programma annuale si vogliono avviare alcuni progetti importanti, rivolti in particolare ai giovani e alle donne, che affrontano problematiche complesse e di particolare gravità o che rientrano in un percorso di lungo periodo già avviato con alcuni Paesi, e che cercano, dove possibile, di rendere le comunità locali autonome e in grado di affrontare il proprio percorso di sviluppo. Con la stessa disposizione, l'esecutivo ha approvato i progetti presentati per la prima integrazione, con un impegno di spesa per il 2013 di 267.140 euro, per il 2014 di 45.090 euro e per il 2015 di 35.070 euro; questi riguardano: l'educazione e l'accoglienza di bambini tibetani esiliati in India, un progetto di promozione di sport e salute per i bambini delle fasce più povere della popolazione in Bolivia, la realizzazione di un centro comunitario a Paudalho in Brasile e un progetto di formazione professionale in Uganda. Infine, con una ulteriore deliberazione, la Giunta provinciale ha prorogato il protocollo per sostenere l'ospedale rurale di Caia in Mozambico.-

Tutela della minoranza Rom in Albania
Dopo il crollo del regime totalitario e la crisi finanziaria degli anni '90, l'Albania sta lentamente riprendendo la via dello sviluppo, ma rimangono aree di arretratezza economica e sociale. Uno dei problemi principali è rappresentato dalle minoranze etniche interne, in particolare da quella Roma, di fatto emarginata. Per fronteggiare questa situazione, la Provincia autonoma di Trento promuove un progetto finalizzato all'integrazione di questa minoranza, in particolare delle giovani generazioni. Possono presentare progetti organizzazioni trentine che abbiano una buona conoscenza del contesto albanese, consolidati rapporti con le comunità rom e precedenti esperienze di progetti in ambito educativo e sociale a favore di bambini e ragazzi.

Formazione professionale in Kosovo
Una delle problematiche più rilevanti, in Kosovo, è rappresentata dalla disoccupazione giovanile che nella fascia fra i 15 e i 24 anni raggiunge il 73%. In un contesto sociale debole e conflittuale, l'evasione fiscale, la corruzione e la criminalità sono a livelli molto alti. La Provincia autonoma di Trento intende promuovere percorso formativi di tipo professionale e di avviamento al lavoro per i giovani del Kosovo; possono presentare progetti associazioni trentine con un'adeguata esperienza di supporto ai giovani e in progetti rivolti al settore sociale, che abbiano legami con organizzazioni in Kosovo che si occupano di disagio giovanile.

Sviluppo rurale in Bosnia Erzegovina
Il progetto prosegue analoghi interventi realizzati dalla Provincia autonoma di Trento, con la Federazione provinciale Allevatori, nell'area rurale di Suceska-Srebrenica, (di cui è stato realizzato anche il road movie "La TransuManza della pace" di Gianbattista Rigoni Stern e Roberta Biagiarelli). Con questi interventi sono state coinvolte 80 aziende di allevatori che hanno avviato il miglioramento genetico del loro bestiame grazie all'introduzione negli allevamenti di manze di razza rendena, oltre ad aver migliorato le loro conoscenze sui foraggi e le tecniche di allevamento. Il progetto intende consolidare le aziende agricole finora coinvolte, assegnando ulteriori capi di bestiame in particolare alle aziende che hanno dimostrato maggior capacità imprenditoriale. Possono presentare progetti organizzazioni che abbiano competenza nel settore dell'allevamento e che siano in grado di continuare i progetti già avviati dalla Provincia.

Supporto ai profughi siriani
Dal 2011 la Siria è teatro di continue violenze che hanno costretto molte persone a lasciare la propria casa e a scappare nei Paesi limitrofi: ad aprile 2013 si contavano quasi 400.000 profughi nei campi e nelle comunità di accoglienza. Le violenze causano situazioni di grave disagio, soprattutto dei minori e delle donne, a ciò si somma la difficile situazione dei Paesi che accolgono i profughi. Si rende quindi necessario intervenire con attività di supporto psicosociale sia per i minori che per le loro famiglie, per aiutarli a superare i traumi del conflitto e a integrarsi nella realtà dove ora sono inseriti. La Provincia autonoma di Trento vuole sostenere interventi soprattutto in Giordania, dove l'afflusso di profughi è maggiore. Possono presentare progetti le organizzazioni che abbiano una profonda conoscenza del contesto siriano e delle dinamiche del conflitto, che abbiano partner locali con competenze nel supporto psicosociale.

Supporto alla popolazione nei Territori Palestinesi
I 65 anni di conflitto fra Israele e Palestina hanno portato ad una graduale riduzione della sicurezza delle persone, della libertà di movimento e dell'accesso alle risorse, e la situazione di disagio della popolazione dei territori palestinesi continua ad essere difficile. La Provincia autonoma di Trento ha già sostenuto negli ultimi anni programmi di supporto psicosociale nella striscia di Gaza ed intende continuare a fornire supporto a progetti che mirino al recupero psicologico e sociale soprattutto della popolazione giovanile. Possono presentare progetti organizzazioni che abbiano profonda conoscenza del contesto e delle dinamiche del conflitto, che abbiano esperienza nella realizzazione di progetti nelle aree di conflitto e che abbiano maturato precedenti esperienze di progetti rivolti a minori vittime di violenza.

Sostegno all'ospedale rurale di Caia in Mozambico
Il nuovo ospedale, inaugurato nel giugno 2011, è stato allestito ed avviato in seguito all'accordo firmato nel maggio 2011 tra Provincia di Sofala, Provincia autonoma di Trento e Cooperazione Italiana - Ambasciata d'Italia in Mozambico. Ad implementare il progetto, fianco a fianco con i servizi sanitari locali, il Consorzio Associazioni con il Mozambico di Trento insieme a Medici con l'Africa Cuamm. L'ospedale, che serve una popolazione di circa 130.000 abitanti che vivono nel distretto rurale di Caia, è anche punto di riferimento per tre distretti limitrofi, è dotato di circa 100 letti, due sale operatorie, oltre ad una per gli interventi piccoli. L'apertura dell'ospedale ha rappresentato un traguardo di grande significato per l'assistenza sanitaria della popolazione di Caia, distretto del Mozambico dove in molti, prima di tutto i bambini, soffrono per malaria, dissenteria, malnutrizione, tubercolosi, e dove il tasso di sieropositività è altissimo. Oggi la Giunta provinciale ha deciso di prorogare il protocollo fino alla fine del 2013, per dar modo al Consorzio Associazioni con il Mozambico di concludere alcune attività in ritardo per cause non imputabili al Consorzio. -