L'apprendistato in Trentino assume quindi a tutti gli effetti la fisionomia di un'offerta formativa "parallela" rispetto a quella tradizionale, che rafforza le partnership tra azienda e mondo della scuola e favorisce un maggiore coinvolgimento delle istituzioni formative nell'orientamento al lavoro.
"Si tratta - spiega il presidente della Provincia Rossi - di un modello nuovo di apprendistato rispetto a quello fino ad oggi sperimentato in Trentino: il ragazzo viene accompagnato dalla scuola in azienda, la scuola definisce con l'azienda il piano formativo individualizzato e tiene conto nella programmazione delle attività formative proprie dell'azienda e del suo settore di riferimento. Inoltre, la scuola valuta le competenze in ingresso del ragazzo ed è in grado di garantirgli un percorso che porta all'acquisizione di un titolo spendibile durante tutto l'arco della vita lavorativa".
Fra le novità contenute nelle decisioni assunte oggi dalla Giunta, abbiamo in sintesi:
· L'avvio del quinto anno per il conseguimento dell'esame di stato nei settori Produzioni industriali e artigianali, Manutenzione e assistenza tecnica, Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera, Servizi commerciali;
· La previsione di finanziamenti specifici per l'avvio dei poli formativi in cui realizzare la prossimità fisica della scuola e della formazione professionale con imprese e centri di ricerca, ponendo una particolare attenzione, per questo primo anno, ai settori della meccatronica e della comunicazione-design;
· L'avvio di un nuovo modello di finanziamento dell'Alta Formazione Professionale che incentiva i risultati ottenuti dai percorsi in termini di rapporti con le imprese, anche non del territorio, internazionalizzazione, attrattività dei percorsi. Questo modello di finanziamento che potrebbe in futuro essere esteso a tutti i percorsi della Formazione Professionale;
· Un particolare investimento nella formazione carceraria, nella convinzione che i percorsi in carcere siano uno strumento importante per la riqualificazione anche lavorativa delle persone che stanno affrontando dei periodi di detenzione.
In crescita rispetto al passato risulta essere anche l'investimento complessivo: euro 44.885.580,00 (a fronte di un investimento passato di euro 43.910.730,00).
Continuano ad essere confermati e rafforzati, fra gli altri, gli interventi nei confronti dei ragazzi con bisogni speciali e in situazione di disagio, nonché nei confronti dei ragazzi stranieri con forti problemi di inserimento linguistico.
Così come delineato, il programma della formazione professionale rappresenta un primo importante passaggio nella realizzazione degli obiettivi della legislatura. A partire dall'autunno dovranno essere poste in essere tutta una serie di azioni di riqualificazione dell'offerta formativa, facendo sì che essa possa promuovere in maniera ancora più incisiva il futuro professionale dei giovani, sposandosi al contempo con le prospettive di crescita e innovazione del nostro territorio, delineate anche all'interno della strategia di specializzazione intelligente (Smart Specialization) e in stretto raccordo con le filiere formative degli istituti tecnici e dell'università.
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