Mercoledì, 17 Giugno 2020 - 19:01 Comunicato 1360

L’incontro telematico ha messo in rilievo alcuni aspetti della bozza di circolare sugli orari e i turni
Rientro in sede dei dipendenti provinciali: oggi un confronto con i sindacati

Si è svolto nel primo pomeriggio di oggi, in modalità telematica, l'incontro con le Organizzazioni sindacali per la discussione della proposta di nuova regolamentazione degli orari degli uffici provinciali, che prevede il rientro al lavoro in sede -naturalmente in condizioni di sicurezza- di tutto il personale della Provincia appartenente al Comparto Autonomie Locali. Il Direttore Generale Paolo Nicoletti ha ribadito le finalità di questo intervento, peraltro già illustrate nel corso dell'incontro avvenuto la scorsa settimana. Tenuto conto dell'evoluzione epidemiologica che va verso l’azzeramento dei contagi, è necessario e urgente accompagnare le esigenze dei cittadini e delle imprese con un approccio post emergenziale.
In questa fase di potenziale ripresa ma tendenzialmente di incertezze e difficoltà generale la presenza in ufficio del complesso dei dipendenti provinciali diventa un forte elemento di servizio e di disponibilità della P.A. trentina, sempre più chiamata a dare risposte puntuali e tempestive alla propria comunità.
In collegamento anche il Dirigente generale del Dipartimento Organizzazione, personale e affari generali Silvio Fedrigotti, che ha illustrato i contenuti della bozza.
Nodo centrale rimane la sicurezza e quindi le esigenze di presidio prevedono comunque il minor affollamento possibile negli uffici. Di qui la proposta di articolare le presenze in turni da 5 ore, per 5 giorni alla settimana. Il restante monte ore (il contratto ne prevede 36 a settimana) andrà recuperato con un mix fra smart working (da casa) e presenza il venerdì pomeriggio e il sabato mattina a seconda della tipologia del servizio.

La Provincia - nel rispondere alle critiche dei Sindacati - ha fatto presente come la stabilizzazione della situazione epidemiologica, con un livello di contagi ormai prossimo allo zero, renda necessario superare la fase dell'emergenza, affrontata con l'estensione dello smart working praticamente a quasi tutti i dipendenti.

ll rientro al lavoro si accompagna dunque alla ripresa generalizzata delle attività economiche e sociali.
Quanto al disagio arrecato al personale, non può essere ignorato il fatto che vi è in Provincia un ampio ricorso all'orario part-time, che consente di gestire la conciliazione e sono previsti, comunque, congedi specifici per i diversi bisogni.
Si tratta in ogni caso di un’iniziativa di durata limitata, il cui termine è fissato al 30 settembre, data entro la quale si presume vi potranno essere evoluzioni in senso positivo per quanto riguarda la riduzione dell’epidemia, come da tutti auspicato.

(us)


Immagini