Nel corso del periodo in cui è stato ospitato al Casteller, i traumi subiti da M78 si sono in gran parte riassorbiti. Grazie al riposo forzato cui l’orso è stato sottoposto, secondo il veterinario le fratture subite a due arti sono ora in fase di guarigione, con l’avvio della fase di calcificazione. La scelta di procedere con la liberazione in tempi relativamente brevi è stata presa proprio su indicazione del veterinario tenuto conto anche della volontà di mantenere la naturale ‘selvaticità’ del plantigrado, riducendo il rischio che si abituasse alla presenza umana. Durante la sua permanenza al Casteller, l’orso ha avuto pochissimi contatti con il personale del Corpo forestale che si è occupato della sua alimentazione e della pulizia della tana (una sola persona). La dieta ricca di frutta e miele gli ha consentito di acquisire ben 17 chili di peso (92 al momento del rilascio). Le prossime settimane saranno cruciali per valutare attraverso il monitoraggio le sorti del giovane orso, che rimangono incerte in relazione ai rischi intrinseci nella vita in natura.
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