“Il ritrovamento di questi resti testimonia come, a più di un secolo dalla fine della Grande Guerra, le nostre montagne continuino a restituire le tracce di un conflitto che ha segnato profondamente la storia del nostro territorio. I recuperi, frutto di accurate indagini archeologiche, rappresentano un importante gesto di memoria storica e rispetto, volto a ridare dignità e identità a coloro che persero la vita in quelle terribili battaglie. Mi preme sottolineare quanto sia prezioso il lavoro svolto dall’Unità di missione strategica Soprintendenza per i beni e le attività culturali della nostra Provincia, che ringrazio per l’impegno profuso anche in questo ambito”, commenta la vicepresidente e assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa.
La giacitura dei resti umani e di alcuni oggetti di corredo militare erano quasi sicuramente frutto di rimaneggiamento derivato da ricerca effettuata da ignoti con probabile ausilio di metal detector. L’intervento sul campo è stato effettuato da un team composto da un archeologo, un componente della Commissione storico culturale della SAT e da esperti del Museo Storico sulla Grande Guerra di Borgo Valsugana. Ai lavori ha preso parte il direttore del Sacrario Militare di Asiago.
Da vent’anni l'Ufficio beni archeologici effettua interventi di recupero di resti di caduti della Prima guerra mondiale, appartenenti a entrambi gli eserciti contendenti, sia in contesti glaciali che non glaciali. L’utilizzo della metodologia archeologica per la ricostruzione del contesto di rinvenimento che si basa sull’attenta osservazione di tutti i dettagli e sulla minuziosa raccolta e documentazione dei dati, consente di raccogliere informazioni utili alla comprensione dei fatti e in particolare di acquisire informazioni che possono contribuire all'identificazione dei caduti. L'obiettivo è quello di restituire l'identità a soldati deceduti durante le operazioni belliche a distanza di oltre un secolo.
Informazioni
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UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali
Ufficio beni archeologici
Via Mantova, 67 - Trento
tel. 0461 492161
e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
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Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige, IL T, Corriere del Trentino - 28.08.2024