"Trascorrere del tempo assieme è di per sé una opportunità preziosa per far nascere nuove amicizie e per pensare un po' anche a qualche tema importante - ha detto il presidente Pacher nel corso dell'inaugurazione di oggi - e farlo in un luogo così bello dà ancora maggiore forza all'esperienza. Vi auguro di trascorrere qui dei momenti indimenticabili. Alcuni di voi hanno già sentito i racconti che i loro genitori hanno fatto di questo luogo che sono stati fra i primi ad 'esplorare' assieme a padre Modesto. Spero che anche voi continuiate a portare il Trentino e Rumo nel cuore e auspico di rivedervi qui per molti anni ancora".
Un sogno, dunque, quello del campeggio di Rumo, nato per iniziativa di padre Modesto Paris, originario della valle, che ha operato in molte diocesi in Italia e anche all'estero, creando associazioni e gruppi giovanili. Inizialmente era un prato, "acquistato" a prezzo simbolico dalle famiglie e dai "soci" che partecipavano ai campeggi estivi di padre Modesto. Mancava però una infrastruttura fissa, più "robusta" di quella allestita ogni estate in tubi dalmine al centro del campeggio, che consentisse tra l'altro un utilizzo almeno parziale del campeggio anche in inverno. Detto fatto: associazioni e gruppi familiari raccolgono 50.000 euro, la Provincia interviene con altro 85.000. E il campeggio di Rumo, così rinnovato, è pronto ora ad accogliere nuovamente, in maniera più completa e confortevole, le 500 persone che è in grado di ospitare a pieno regime, ma che adesso, secondo padre Modesto, possono anche raddoppiarsi.
"Nel 2007 abbiamo acquistato questo spazio con una sottoscrizione di 25.000 euro - ha spiegato padre Modesto -. Ogni estate allestivamo il refettorio, che poi smontavamo alla fine della stagione. Alla fine abbiamo deciso di provare a costruire qualcosa di più stabile. L'aiuto della Provincia è' stato determinante: abbiamo affidato il progetto allo studio di Gianni Vender, spiegandogli le nostre esigenze. Volevamo qualcosa di semplice, che consentisse un contatto pieno con la natura. Ed ecco qua: in questi giorni siamo qui con un gruppo di giovani rangers di Genova, Spoleto e dalla Romania. Il 26 ci sarà il cambio: arriveranno gruppi da Collegno, Genova Sestri e Bergamo. Abbiamo anche avuto il gruppo delle famiglie, una settantina di persone in tutto dai 5 agli 80 anni. Insomma, un sogno che si realizza". (mp)
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