Nel biennio 2014-2015, le stime illustrate dal presidente Rossi parlano di una crescita ancora fragile, con valori contenuti (0,9 nel 2014, 1,5 nel 2015, valori comunque superiori alle previsioni nazionali). La domanda estera anche per il Trentino rimane importante, mentre qualche segnale positivo emerge dalla stessa domanda interna. Permangono le difficoltà nell'accesso al credito ed i problemi occupazionali, a cui si sommano naturalmente i riflessi in sede locale delle manovre di risanamento sulla bilancia pubblica nazionale.
Una parte importante della relazione è stata dedicata ad illustrare le proposte del Trentino per compartecipare alla spending review del Governo, in particolare attraverso l'assunzione degli oneri concernenti la gestione di funzioni precedentemente esercitate dallo Stato, nonché le azione dirette previste dalla manovra per sostenere i segmenti più deboli della società trentina (giovani, lavoratori e famiglie in difficoltà, anche in attuazione della nuova delega sugli ammortizzatori sociali).
Un accenno infine al tema dei costi della politica e ai suoi riflessi sul clima di disaffezione generale che si respira anche in Trentino: "Oggi abbiamo davanti una sfida ancora più difficile - ha detto Rossi - ricostruire un rapporto di fiducia con le persone, con i cittadini, con la nostra società. Ciò che ha prodotto o meglio non prodotto la politica nazionale in questi ultimi vent'anni ne è certo la causa principale. Ma non possiamo chiamarci fuori da questa responsabilità e avete capito perfettamente a cosa mi riferisco. Vorrei esprimere anche in questa sede l'auspicio che le decisioni che dovremo prendere assieme in Consiglio regionale sulla revisione dei trattamenti pensionistici vadano nella direzione di una ritrovata ragionevolezza ed equità e contribuiscano a riprendere quel dialogo con i cittadini senza il quale il nostro operato rischia di essere vano".
All.: relazione 2014 -