Sabato, 31 Maggio 2014 - 02:00 Comunicato 1284

ROSSI: L'AUTONOMIA NON E' UN SEMPLICE INSIEME DI NORME

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, chiudendo oggi il confronto sulla pubblica amministrazione fra Sabino Cassese, Mauro Marcantoni, Innocenzo Cipolletta e Nadio Delai, ha evidenziato come l'Autonomia non sia un semplice insieme di norme, ma abbia l'ambizione di voler dare risposte ai bisogni e quindi di costruire il futuro. "Questo - ha detto Rossi - deve essere l'obiettivo comune della classe politica, che ha la responsabilità di indicare la strada, e della dirigenza, che deve mettere in campo competenza, fantasia e creatività, al fine di mettersi in presa diretta con i cittadini".
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"La dirigenza della Provincia - ha detto Rossi - deve avere la consapevolezza dell'importanza del proprio ruolo, in quanto espressione di un'Autonomia come la nostra. Un conto sono le norme, un conto è quello che dobbiamo fare. Abbiamo l'ambizione di voler dare risposte ai bisogni dei cittadini, le norme arrivano dopo. Ribaltiamo l'approccio. C'è un problema che dobbiamo risolvere, cerchiamo di affrontarlo e chiarirlo, poi vediamo le norme che servono. Le norme si possono cambiare, soprattutto in un'Autonomia speciale come la nostra.
Occorre, inoltre - ha proseguito il presidente - cercare i nostri clienti, ossia i cittadini. Bisogna essere in grado di prevenire i problemi prima che questi si presentino. La palestra migliore per realizzare tutto questo è il 'quotidiano' che ci propone esempi concreti a tutti i livelli. Dobbiamo adattarci alle esigenze del cliente e non di chiedere a lui di adattarsi a noi.
Bisogna, infine - ha concluso Rossi - mettersi in discussione e valutarsi: spesso ci diciamo che siamo i più bravi ed in molti casi è vero, ma non dobbiamo avere paura di cercare di confrontarci con chi fa meglio di noi, per migliorare la capacità di valutazione delle nostre performance. Essere competitivi serve a farci crescere e non dobbiamo avere paura di pronunciare le parole merito e mobilità ed eventualmente di modificare quelle norme che ingessano la possibilità di affermare queste due parole". -