Venerdì, 13 Novembre 2015 - 02:00 Comunicato 2868

Convegno sul termalismo oggi a Bad Häring in Tirolo
RICERCA, SALUTE E TURISMO: UN'OPPORTUNITÀ OFFERTA DALLE TERME DELL‘EUREGIO

Le nuove sfide e e le prospettive che emergono dalle recenti ricerche scientifiche sul termalismo nonché le nuove strategie da adottare in vista di un crescente turismo della salute e del wellness. Questi i temi al centro di un convegno sul termalismo che si è tenuto oggi a Bad Häring in Tirolo. "E' importante che i centri termali possano mettersi in rete a livello transfrontaliero - ha detto Valentina Piffer nuovo segretario generale del GECT "Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino"- per poter usufruire reciprocamente dello scambio di knowhow e di esperienze e per poter rimanere quindi sempre all'avanguardia nello sviluppo del settore". Il direttore sanitario tirolese Franz Katzgraber si è complimentato per la rete euroregionale nel settore termale, che risulta particolarmente importante per il trasferimento del sapere e permette così di superare positivamente nuovi sviluppi e nuove sfide del termalismo, creando nuove strategie. "Nella dialettica tra benessere e turismo della salute, diventerà sempre più importante attirare nuove categorie di ospiti, disposti a pagare di tasca loro trattamenti termali" ha detto Katzgraber.-

Emanuele Torri, del Dipartimento Salute e solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento, ha evidenziato il ruolo sempre più forte del segmento termale nel contesto generale del turismo in Trentino e la crescente richiesta della popolazione locale dei servizi offerti, grazie soprattutto agli ormai noti aspetti terapeutici delle stazioni termali in Trentino.
Il direttore dell'Istituto Sport e medicina delle Alpi e turismo della salute (ISAG) TILAK/UMIT, Wolfgang Schobersberger, nella sua relazione intitolata „Un nuovo turismo della salute – non solo acqua e benessere" ha sottolineato il bisogno assoluto di rafforzare il turismo del benessere e della salute, basato sulla ricerca scientifica. "Recenti indagini sul mercato in questione sostengono la tesi che i turisti, soprattutto quelli sensibili all'aspetto salutare, nella fasi di scelta della loro destinazione, in futuro si orienteranno sempre di più su offerte e programmi scientificamente provati", ha affermato Schobersberger.
Da parte altoatesina ha parlato Oskar Außerer, presidente del Centro per la documentazione di terapie naturali in Italia, sulla potenza curativa dell'acqua tra tradizione termale, medicina e benessere. Giandomenico Nollo della Fondazione Bruno Kessler in Trentino ha posto al centro della sua relazione l'importanza della ricerca scientifica in un mercato di assoluta crescita individuato tra termalismo e salute, mentre Mario Cristofolini, presidente dell‘Istituto GB Mattei di Trento, ha descritto i tasselli della ricerca scientifica attuale nelle Terme di Comano che accanto a quelle francesi di Avène e Roche Posay, si posiziona tra i più noti centri termali in Europa per quanto riguarda la cura delle malattie dermatologiche. Secondo il suo parere, la terapia termale inciderà sempre di più nella medicina tradizionale e si affiancherà, addirittura sostituirà, le terapie attuali.
Foscara Porchia, della società ImPaCT srl di Padova ha relazionato sulla programmazione comunitaria 2014-2020 e le relative opportunità per il settore termale. Secondo Porchia, al tema più diretto dello sviluppo dell'offerta turistica termale e dell'indotto da essa procurato, si possono affiancare tematiche legate allo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, al settore della salute e del benessere, al patrimonio storico-culturale dei siti termali, alle peculiarità delle fonti termali in quanto ecosistemi unici e non trasferibili, ricchi di valori paesaggistici e ambientali. Da prendere in considerazione saranno soprattutto le opportunità offerte dal Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione - Horizon 2020, quelle riguardo il programma COSME per la competitività delle imprese e delle PMI fino ai Programmi di Cooperazione Territoriale Europea transfrontalieri e transnazionali.
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