Martedì, 16 Dicembre 2014 - 02:00 Comunicato 3224

Ieri sera l'incontro di Daldoss, Cipolletta e Armanini con i presidenti delle Comunità
RELAZIONE TRA TERRITORI E ATENEO, PER COSTRUIRE LA COESIONE

La coesione territoriale si costruisce anche mettendo in relazione le istanze della comunità e dei diversi territori del Trentino, i progetti e piani di sviluppo espressi dalle istituzioni locali, con l'eccellenza della ricerca e della formazione. Il punto di partenza è la conoscenza delle possibilità concrete di collaborazione con l'Università di Trento, su progetti specifici e puntuali o su azioni di largo respiro. Questo, in estrema sintesi è il senso dell'incontro che si è tenuto ieri sera nel palazzo della Provincia tra i vertici dell'Ateneo trentino, il presidente Innocenzo Cipolletta e il prorettore vicario Aronne Armanini, e i presidenti delle Comunità di Valle. All'incontro ha partecipato l'assessore provinciale alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa Carlo Daldoss. A questo primo incontro, e dopo una ricognizione delle diverse istanze, seguiranno altri appuntamenti sul territorio. "Con il confronto e la condivisione di esperienze e di conoscenze teoriche – ha sottolineato l'assessore Daldoss – potremo, assieme, valorizzare quanto di meglio propone la nostra comunità e costruire assieme una visione di futuro condivisa. Anche questa è coesione territoriale".-

Dai rappresentanti delle Comunità di Valle sono state avanzate molte ipotesi di possibili campi su cui approfondire la collaborazione con l'Università. Si è parlato di agricoltura sostenibile, di allevamento, di sviluppo complessivo del territorio, di formazione specialistica per chi lavora nell'ambito dell'economia turistica, di valorizzazione delle risorse naturali come quelle termali, e soprattutto del tema del welfare e della sfida di garantire i servizi a fronte del costante contenimento delle risorse disponibili. Anche i giovani e le loro possibilità di trovare un'occupazione sono stati oggetto di confronto.
In termini generali all'Università trentina si chiede di fornire un supporto alle amministrazioni che governano i diversi territori, sia dal punto di vista dell'analisi che della ricerca di azioni e progetti operativi in grado di dare risposte alle esigenze che emergono.
"Molti dei temi proposti – ha aggiunto l'assessore Daldoss - riprendono argomenti che sono già oggetto del Piano di sviluppo provinciale. Credo che, in termini generali, solo una parola ci salverà ed è qualità, concetto che è diretta emanazione di sostenibilità. L'investimento nella cultura, nella preparazione, nello studio è uno strumento fondamentale di affrancamento dalla marginalità. E' importante che la possibilità di studiare, anche ai massimi livelli, rimanga un diritto per tutti".
Il presidente Cipolletta ha sottolineato come lo statuto dell'Ateneo trentino evidenzi l'importanza dello sviluppo e mantenimento di relazioni con il territorio e la comunità. "L'università – ha detto - si occupa di didattica ma anche di ricerca e consulenza che possono riguardare anche gli interessi locali. L'università vuole mettersi al servizio della comunità e ascoltare le sue esigenze".
Al professor Armanini è stato riservato il compito di illustrare l'organizzazione dell'Università di Trento e alcuni casi di progetti già avviati o realizzati che hanno visto la collaborazione della ricerca con le istanze del territorio; in particolare in materia di minoranze linguistiche, tecnologie della comunicazione e informazione, trasferimento tecnologico alle imprese e gestione delle risorse energetiche.
"Il principale punto di unione tra noi e il territorio – ha aggiunto – è rappresentato dai tanti giovani che si sono laureati a Trento o che hanno scelto questa università per i loro studi".
Su aree tematiche come l'ambiente, le scienze della vita, il welfare, il trasferimento tecnologico si pensa ci potranno essere collaborazioni e ricadute importanti a vantaggio della comunità trentina. (lr) -



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