Lunedì, 14 Aprile 2014 - 02:00 Comunicato 861

A breve l'avvio di un percorso di riflessione sulla riforma istituzionale
REFERENDUM COMUNALI: UN GIORNO POSITIVO PER L'AUTONOMIA

Il presidente della Provincia autonoma di Trento giudica la giornata di ieri, nella quale si sono svolti i referendum per le fusioni in dieci comuni della valle di Non e delle Giudicarie, un momento positivo per l'Autonomia, sia per il metodo, che ha consentito ai cittadini di esprimersi sul futuro delle proprie comunità, sia per l'esito, che ha portato alla nascita di tre nuove realtà comunali. A breve partità un percorso di condivisione e riflessione sull'assetto generale della riforma istituzionale, che secondo il presidente dovrà concentrarsi su due temi in particolare: il miglioramento del rapporto fra Provincia, Comuni e Comunità, che comporti anche una maggiore apertura di credito della prima nei confronti degli enti territoriali, e il proseguo del cammino verso una maggiore unità di intenti e di azione fra gli stessi Comuni. Una ulteriore riflessione dovrà essere operata infine per quanto riguarda la questione della rappresentatività e dei meccanismi di legittimazione delle realtà scaturite dalla riforma.-

Per il presidente della Provincia autonoma quello di ieri è stato dunque un esercizio di democrazia partecipata importante, che va nella direzione giusta, quello del rafforzamento delle autonomie comunali, anche attraverso la loro fusione, e del conseguente miglioramento dei servizi erogati sul territorio ai cittadini. Un esito, dunque, in linea con il più generale percorso di revisione dell'asseto istituzionale del Trentino, nell'ottica di un miglioramento della capacità dei Comuni di concorrere alla definizione del futuro degli ambiti territoriali nei quali si collocano. Ciò deve comportare anche la gestione di maggiori risorse economiche, in un'ottica sovracomunale che premi l'unità, la capacità di fare sinergia e di rafforzare le collaborazioni, così da generare risparmi di scala ma anche un miglioramento complessivo dei servizi gestiti a livello territoriale. L'auspicio è pertanto che la strada indicata ieri dai referendum realizzati a Smarano, Taio, Vervò, Tres e Coredo, nonché Praso, Daone, Bersone e San Lorenzo in Banale e Dorsino venga in futuro imboccata anche da altre realtà comunali. -