“Siamo molto soddisfatti - è il commento del presidente Maurizio Fugatti - perché abbiamo concordato un passaggio sul quale come Giunta ci siamo impegnati per dare anzitutto un segnale sul tema della tenuta dei salari, a partire dal comparto pubblico. Un’assunzione di responsabilità dunque da parte dell’ente pubblico per i propri dipendenti, nella convinzione che questo possa essere un esempio - anche a livello nazionale - a sostegno del potere d’acquisto e in definitiva a vantaggio dell’economia del nostro territorio. Quello sottoscritto oggi è la dimostrazione che la Giunta provinciale riconosce la qualità del lavoro dei dipendenti pubblici e ringrazio tutte le strutture tecniche che hanno supportato l’esecutivo nel raggiungimento di questo importante risultato, esito di un processo dal carattere fortemente innovativo”.
Il protocollo di intesa è frutto del Tavolo di confronto con le parti sociali in materia di retribuzioni in Provincia di Trento, attivato nel corso del 2024. In questa sede è stato rilevato che le retribuzioni - sia nel settore privato che nel settore pubblico - in Trentino sono mediamente più basse rispetto all’Alto Adige e, in taluni casi, anche rispetto al nord-est. Da questo, sono partiti i lavori di confronto tra la Provincia (rappresentata dal Dirigente generale del Dipartimento organizzazione, personale e innovazione Luca Comper) e le organizzazioni sindacali dei vari comparti del pubblico impiego, che sono arrivati a definire i contenuti del protocollo.
All’approssimarsi della scadenza della stagione contrattuale 2022-2024 per il personale del sistema pubblico, la Giunta provinciale ha fortemente voluto fin da subito, in occasione dell’imminente manovra di assestamento 2024, prevedere le risorse per il finanziamento del triennio contrattuale 2025-2027, con lo scopo generale di perseguire una politica dei redditi che metta al centro lo stimolo della domanda di beni e servizi e, quindi, la necessità di sostenere il potere d’acquisto di singoli e famiglie.
L’accordo, inoltre, mira a proseguire nel settore pubblico provinciale la valorizzazione professionale del lavoro pubblico anche con sistemi di premiazione legati alle competenze e alle capacità concretamente dimostrate dal personale e con percorsi di crescita e di aggiornamento professionale strutturati e continui. Obiettivi del protocollo anche la transizione all'innovazione attraverso l’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale e la revisione dei sistemi di classificazione professionale. Il protocollo prevede, inoltre, un incremento del contributo a carico del datore di lavoro per la previdenza complementare (Laborfonds).
A corollario, per rafforzare la politica di sostegno dei redditi dei lavoratori pubblici, è previsto un addendum recante una procedura innovativa e sperimentale di confronto tra IPCA (indice dei prezzi al consumo armonizzato) realizzato e programmato da applicare ai rinnovi contrattuale dei trienni 2025-2027 e 2028-2030.
A questo link è possibile scaricare l'intervista
L'intervista al presidente Fugatti