
Venendo ai contenuti, sul piano demografico, si registra un calo nel 2020. Al 31 dicembre del 2020 infatti la popolazione residente in Trentino ammonta a 542.166 abitanti, distribuiti in 166 Comuni, con un decremento assoluto rispetto al 31 dicembre 2019 di 3.259 unità, equivalente ad un decremento relativo del 6 per mille. L'anno scorso sono calate le nascite, ferme a 4.048 unità, 191 in meno rispetto all’anno precedente, il livello più basso dal 1991. Il tasso di natalità si attesta a 7,4 nati per mille abitanti, inferiore a quello dell’anno precedente (7,8 per mille), ma superiore rispetto alla media nazionale (6,8 per mille).
Il numero dei morti ammonta a 6.526 unità, 1.452 in più rispetto all’anno precedente con un incremento del 28,6%. Il saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) si presenta con segno nettamente negativo (-2.478 unità); ormai da sei anni questo saldo presenta valori negativi.
Il saldo sociale (differenza tra iscrizioni e cancellazioni anagrafiche da altri comuni italiani e dall’estero), invece, presenta un valore positivo pari a 2.821 persone, inferiore a quello del 2019 di 336 unità: gli effetti del lockdown hanno quindi determinato inevitabili ripercussioni anche sui trasferimenti di residenza dalle altre regioni e dall’estero.
Sul piano dell'istruzione, si confermano gli elevati livelli di partecipazione all’istruzione post-obbligatoria, che risultano più alti della media nazionale. Rispetto all’anno scolastico 2000/2001 il tasso di scolarità (rapporto tra gli studenti in età tra i 14 e i 18 anni e la popolazione residente nella stessa classe di età) in Trentino è aumentato di circa 10 punti percentuali e la quasi totalità dei giovani in età 14-18 anni frequenta la scuola secondaria superiore o un corso di formazione professionale (97,7%). Tale tasso si conferma più elevato della media nazionale di circa 4 punti percentuali.
Sul piano economico il Pil del 2020 è calato del 9,8% a prezzi costanti. Sul fronte del lavoro gli occupati nel 2020 sono calati a 237mila unità: 129mila uomini e 107mila donne, con un’incidenza di queste ultime pari al 45,4%. Si rileva una diminuzione marcata per gli uomini (-2.800 circa) e più contenuta per le donne (-500 circa), con un andamento simile alle forze di lavoro. La contrazione complessiva è pari all’1,4%: -2,2% per gli uomini e -0,4% per le donne.
Il settore del turismo è stato particolarmente colpito dal lockdown. L’anno 2020 evidenzia così valori in netta contrazione sia per gli arrivi (-39%) che per le presenze (-36,5%). La flessione riguarda entrambi i settori: gli arrivi diminuiscono del 39% sia nell’alberghiero che nell’extralberghiero; le presenze calano del 36,3% nell’alberghiero e del 37,1% nell’extralberghiero.
L’Annuario statistico è disponibile online sul sito dell'Ispat all’indirizzo www.ispat.provincia.tn.it.