
Tra le misure di dettaglio, oltre al ristoro sui costi energetici che arriva fino a 400 euro per chi non ha i requisiti di accesso ai bonus nazionali e il sostegno alle persone in difficoltà, è prevista l’esenzione dall’addizionale regionale all’Irpef per chi ha redditi fino a 25.000 euro, misura che vale 30 milioni di euro di minor gettito fiscale. Inseriti anche 97 milioni di euro per gli arretrati e per le progressioni economiche del comparto pubblico del personale di Provincia, enti locali e strumentali, sanità e scuola.
"Sul fronte delle famiglie interveniamo su riduzione impatto dell'addizionale regionale Irpef, rinnovo dei contratti pubblici e bonus energia, per il quale domani scade la proroga dell'intervento. Ma fin d'ora confermiamo che le risorse che residueranno dei 25 milioni di euro messi in campo verranno rimesse in campo sempre per sostenere i costi del caro-bollette delle famiglie" ha aggiunto il presidente Fugatti.
Inseriti anche 95 milioni di euro per le opere pubbliche, i cui prezzi hanno subito una revisione verso l'alto. Previsto poi un fondo per l’emergenza prezzi e il sostegno all’economia di 100 milioni, per interventi su industria, turismo, agricoltura, commercio e artigianato, ma anche in favore delle famiglie. Per quanto riguarda le Olimpiadi del 2026 ci sono ulteriori 34 milioni di euro per le strutture che le ospiteranno in Trentino.
Il direttore generale Nicoletti ha illustrato anche alcuni dati del Documento di economia e finanza provinciale (Defp) 2023-2025 che fotografa il quadro macroeconomico in cui si inserisce la manovra di assestamento e il suo impatto in termini di maggiorazione del Pil generato dalle misure e dalle risorse messe in campo dalla Provincia autonoma. Grazie ad esse (finanziaria approvata a fine 2021 che sviluppa i suoi effetti sul 2022 e assestamento di bilancio 2022), si stima che il Pil nel 2022 salga di uno 0,5% rispetto a quanto previsto senza il loro apporto.