
Il 20 ottobre scorso la Giunta aveva approvato la “Relazione studio di fattibilità Nordus fase 1”. Nel provvedimento si spiegava che l’analisi multicriteria realizzata dal Raggruppamento Pini Group e valutata congiuntamente dai Servizi Tecnici della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Trento, con il supporto di Trentino Trasporti aveva consentito di individuare come soluzione l’attestamento della Ferrovia Trento-Malè nella stazione di Trento centro - a doppio binario nella tratta tra Lavis e la stazione di Trento centro – congiuntamente con un trasporto frequente nella tratta Lavis-Mattarello. Oggetto di ulteriore approfondimento sarebbero state le ipotesi di prevedere tram o bus rapidi per lo sviluppo di un sistema di secondo livello ad alta frequenza, nella tratta Lavis-Spini-Mattarello.
Col provvedimento adottato ieri dalla Giunta provinciale si prende atto delle conclusioni dello studio del Raggruppamento Pini Group che doveva approfondire anche il tema della sostenibilità economica delle soluzioni sul corridoio nord sud. Si conferma come soluzione l’attestamento della Ferrovia Trento-Malè nella stazione di Trento e un sistema di bus elettrici per la parte a sud nella prima fase. Da settembre i bus elettrici copriranno la tratta Zambana - Piazza Dante.
Allegati al provvedimento adottato vi sono gli elaborati utili a presentare domanda di finanziamento, a valere su fondi ministeriali per il trasporto rapido di massa, in funzione del raddoppio della Ferrovia Trento - Malè da Lavis a Trento.