
"Nella deliberazione che avevamo adottato a febbraio 2016, al primo punto ci sono la collaborazione, la necessità di un presidio giusto dei confini, la sicurezza delle persone, ma c'è anche la considerazione che il Brennero rappresenta un luogo particolare in Europa e che, proprio in funzione di questa sua specialità, richiede un impegno comune in termini di controlli: oggi, grazie all'accordo fra Austria e Italia, questi controlli avvengono in modo coordinato". Altro passaggio evidenziato dal presidente Rossi, che è anche presidente di turno dell'Euroregione, è quello di affrontare la questione delle migrazioni in modo globale: "Vogliamo far sentire la nostra voce in Europa affinché le regole della distribuzione equa dei profughi siano applicate da tutti gli Stati dell'Unione; servono poi azioni di grande impegno, serve una sorta di Piano Marshall da applicare nei paesi d'origine, perché questa problematica si può affrontare solo con un concreto e robusto impegno nei paesi che generano i fenomeni migratori. Su questo l'Euregio c'è".
Parole riecheggiate dal capitano del Tirolo Platter: "Senza Euregio sicuramente avremmo una situazione differente al Brennero, mentre, grazie alla collaborazione fra le diverse forze di polizia dei due Stati, si è organizzata una task force che lavora in modo congiunto". Il presidente ha ricordato il forte supporto del Tirolo a numerosi progetti in Africa e la necessità di un impegno unitario a livello europeo.
“A febbraio dello scorso anno abbiamo definito la nostra posizione comune - ha aggiunto il presidente altoatesino Kompatscher -, siamo stati anche in grado, sulla base di questa posizione unitaria, di fare in modo che Italia e Austria attuassero delle misure di collaborazione riguardo al controllo dei flussi migratori al Brennero. Il lavoro della task force ha funzionato ma non possiamo limitarci solo a questo”. Riguardo al cosiddetto Piano Marshall di cui si è parlato in questi giorni “è necessaria una maggiore collaborazione con gli stati Nordafricani per prevedere di dare asilo a chi ha diritto ma c’è bisogno di un piano complessivo e noi siamo pronti a fare la nostra parte e dare il nostro apporto”.
Riprese, immagini e interviste a cura dell'Ufficio Stampa