
Come ha sottolineato il vicepresidente, la revisione del calcolo dell’indicatore della condizione economica (Icef) sarà un processo graduale, i cui effetti sulle famiglie verranno attentamente monitorati. La finalità, secondo quanto è già stato precisato, è creare un sistema in grado di sostenere chi ha realmente bisogno.
Inizialmente, sarà garantita la fase di avvio, prevista nel corso dell’autunno. Il suo scopo principale, infatti, è riportare l’Icef a essere un semplice strumento di misurazione, lasciando poi alle politiche il compito di decidere come utilizzarlo al meglio.
Ma come cambia nel concreto la disciplina Icef?
Le novità principali riguardano la rimozione delle deduzioni forfettarie, la modifica delle soglie per le deduzioni e la modifica dei parametri del patrimonio, con l’obiettivo di garantire maggiore equità, evitare disparità di applicazione e frammentazione. Per questo gli indicatori da circa 36 passano a 4, suddivisi per area tematica:
- indicatore Famiglia per gli interventi a favore delle famiglie con figli;
- indicatore Povertà per gli interventi a sostegno del reddito;
- indicatore Casa per gli interventi nell’ambito dell’edilizia abitativa pubblica e privata;
- indicatore Disabilità e non autosufficienza per gli interventi a sostegno della disabilità.
Gli stessi indicatori vengono disciplinati in modo univoco, in un unico centro di calcolo, eliminando le varianti distorsive, cioè quegli elementi che possono contribuire a creare disparità tra famiglie a parità di condizione economica.
Ecco quindi in sintesi come funzionerà a regime il nuovo Icef:
- Raccolta dei dati Reddito-Patrimonio-Nucleo: la famiglia si rivolge a un CAF, che raccoglie tutte le informazioni necessarie: reddito, patrimonio, composizione familiare;
- Calcolo degli indicatori ICEF subito: al momento della dichiarazione ICEF si calcolano i 4 indicatori in modo univoco, valido per tutti i servizi che li richiedono;
- Invio automatico dalla piattaforma centrale alle domande: gli indicatori vengono acquisiti direttamente dalle varie piattaforme che gestiscono le domande di beneficio;
- Accesso facilitato ai benefici: la famiglia potrà ora accedere ai servizi e alle agevolazioni previste, senza doversi ripresentare più volte;
- Monitoraggio e trasparenza: Provincia, famiglie e soggetti autorizzati possono consultare lo stato e l’utilizzo dell’indicatore in modo chiaro, rapido e trasparente.
Il tutto per costruire uno strumento di misurazione più equo, accessibile e semplificato a servizio della comunità trentina.