Venerdì, 01 Agosto 2025 - 14:03 Comunicato 2116

La Giunta ha preadottato la modifica all’Indicatore economico familiare. Spinelli: “Avanti nel dialogo per aggiornare questo importante strumento, all’insegna dell’equità e dell’efficacia”
Primo sì alla riforma Icef, ora il testo in commissione consiliare

Su proposta del vicepresidente Achille Spinelli la Giunta provinciale ha approvato in prima adozione le nuove disposizioni per la disciplina Icef, l’indicatore della condizione economica delle famiglie utile per la richiesta degli misure del welfare provinciale. La revisione dei criteri, già al centro nelle settimane scorse del dialogo con il mondo dell’associazionismo familiare, approderà alle commissioni competenti del consiglio provinciale prima del ritorno all’esecutivo per il via libera definitivo. “La preadozione di oggi - così il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo Sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca - è una tappa di un importante processo di revisione del sistema di calcolo dell’Icef, ad oltre 30 anni dalla sua istituzione, che vede il coinvolgimento dei sindacati e del mondo dell’associazionismo familiare e che procede nel dialogo tra tutti gli attori in campo. La revisione dell’Icef nasce da un’esigenza concreta: aggiornare gli strumenti alla luce dei cambiamenti che ci sono stati, ma soprattutto garantire una maggiore equità tra famiglie e semplificare i procedimenti di accesso ai benefici. Il nostro scopo è assicurare la massima condivisione, su un tema di grande rilevanza per le famiglie trentine, nella direzione di un nuovo modello di welfare territoriale che fornirà risposte più concrete, eque e strutturate agli utenti rispetto al passato”.
Nella foto: Achille Spinelli [ Juliet Astafan_Archivio Ufficio Stampa PAT]

Come ha sottolineato il vicepresidente, la revisione del calcolo dell’indicatore della condizione economica (Icef) sarà un processo graduale, i cui effetti sulle famiglie verranno attentamente monitorati. La finalità, secondo quanto è già stato precisato, è creare un sistema in grado di sostenere chi ha realmente bisogno.
Inizialmente, sarà garantita la fase di avvio, prevista nel corso dell’autunno. Il suo scopo principale, infatti, è riportare l’Icef a essere un semplice strumento di misurazione, lasciando poi alle politiche il compito di decidere come utilizzarlo al meglio.

Ma come cambia nel concreto la disciplina Icef?

Le novità principali riguardano la rimozione delle deduzioni forfettarie, la modifica delle soglie per le deduzioni e la modifica dei parametri del patrimonio, con l’obiettivo di garantire maggiore equità, evitare disparità di applicazione e frammentazione. Per questo gli indicatori da circa 36 passano a 4, suddivisi per area tematica:

  • indicatore Famiglia per gli interventi a favore delle famiglie con figli;
  • indicatore Povertà per gli interventi a sostegno del reddito;
  • indicatore Casa per gli interventi nell’ambito dell’edilizia abitativa pubblica e privata;
  • indicatore Disabilità e non autosufficienza per gli interventi a sostegno della disabilità.

Gli stessi indicatori vengono disciplinati in modo univoco, in un unico centro di calcolo, eliminando le varianti distorsive, cioè quegli elementi che possono contribuire a creare disparità tra famiglie a parità di condizione economica.

Ecco quindi in sintesi come funzionerà a regime il nuovo Icef:

  • Raccolta dei dati Reddito-Patrimonio-Nucleo: la famiglia si rivolge a un CAF, che raccoglie tutte le informazioni necessarie: reddito, patrimonio, composizione familiare;
  • Calcolo degli indicatori ICEF subito: al momento della dichiarazione ICEF si calcolano i 4 indicatori in modo univoco, valido per tutti i servizi che li richiedono;
  • Invio automatico dalla piattaforma centrale alle domande: gli indicatori vengono acquisiti direttamente dalle varie piattaforme che gestiscono le domande di beneficio;
  • Accesso facilitato ai benefici: la famiglia potrà ora accedere ai servizi e alle agevolazioni previste, senza doversi ripresentare più volte;
  • Monitoraggio e trasparenza: Provincia, famiglie e soggetti autorizzati possono consultare lo stato e l’utilizzo dell’indicatore in modo chiaro, rapido e trasparente.

Il tutto per costruire uno strumento di misurazione più equo, accessibile e semplificato a servizio della comunità trentina.

(sv)


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