L’esperienza del Centro di residenza artistica parte da lontano: è dal 2014 che la legislazione nazionale ha introdotto nella normativa questo dispositivo e ne ha previsto il finanziamento, fornendo una cornice comune nazionale. Da quel momento, le residenze artistiche passano da un mosaico variegato di esperienze a un quadro comune di regole, intenti e principi. La Provincia di Trento ha aderito al progetto a partire dal 2015.
La pubblicazione "Oltre la scena" arriva quindi a dieci anni dall’avvio del progetto, con un’analisi e una riflessione su quanto fatto. Il testo si suddivide in quattro parti: la prima è dedicata alle riflessioni istituzionali e politiche che racchiudono la "vision" entro la quale si collocano gli investimenti per le residenze artistiche; la seconda propone una sintesi dell'esperienza dal punto di vista sociale e normativo, partendo dalla nascita del Fondo unico per lo spettacolo, fino al decreto ministeriale del 1 luglio 2014, che ha introdotto la cornice normativa entro la quale organizzare e sostenere il settore. In questa sezione vengono rendicontati anche gli investimenti sia dal punto di vista ministeriale sia delle Province di Trento prima e poi anche di Bolzano. La terza parte è dedicata all’esperienza specifica della Provincia di Trento, iniziata nel 2015, che si è poi estesa alla Provincia di Bolzano e che ha assunto nel 2018 la veste formale di Centro di residenza regionale. Infine, la quarta raccoglie testimonianze e contributi di artisti, operatori ed esperti nell’ambito dello spettacolo dal vivo.
Il documento è il primo di una serie di quaderni voluti dall’Assessorato per comunicare alla cittadinanza e ai professionisti del settore quanto fatto in ambito culturale. Frutto di un lavoro corale, ricostruisce la particolare storia delle residenze artistiche in Italia, con testimonianze dirette degli operatori e degli artisti coinvolti a livello locale.
Per il dirigente generale dell’Unità di missione strategica per i beni e le attività culturali della Provincia, Paolo Fontana, la pubblicazione è il risultato di "un progetto interessante dal punto di vista istituzionale, frutto di un accordo tra Ministero, Regioni e Province autonome, che ha trovato nuova linfa nel 2024, quando è stato rinnovato per il prossimo triennio". "L'iniziativa di 'accountability' - ha aggiunto Fontana - rende conto di esperienze interessanti per l'intera collettività che non sempre trovano una restituzione materiale, ma a cui è opportuno riconoscere il giusto valore artistico e culturale".
Alla presentazione del documento sono intervenute anche la sindaca di Rovereto, Giulia Robol, e Marisa Giurdanella, direttore dell'Ufficio cultura della Provincia autonoma di Bolzano. A chiudere i lavori, un'anticipazione del prossimo triennio di attività 2025-27, al via proprio in queste settimane, del direttore dell' Ufficio per l’innovazione e la partecipazione culturale del Servizio provinciale attività e produzione culturale, Francesco Cofone.
L’assessore all’istruzione, cultura, per i giovani e per le pari opportunità della Provincia autonoma di Trento, Francesca Gerosa:
Il dirigente dell’Unità di missione strategica per i beni e le attività culturali, Paolo Fontana:
In allegato il volume e una sintesi. Scarica qui il service video.
(lb)




