Giovedì, 01 Dicembre 2022 - 16:13 Comunicato 3770

L’assessore Tonina: “La conservazione del Bene è una responsabilità collettiva”
Presentata al Muse la mostra didattica: le Dolomiti patrimonio mondiale UNESCO

La mostra “Dolomiti patrimonio UNESCO fenomeni geologici e paesaggi umani”, presentata oggi al Muse di Trento, si propone di illustrare le principali sfide poste dal Bene proponendo un’originale introduzione alla conoscenza di queste straordinarie montagne attraverso un modello comunicativo rivolto in particolare alle nuove generazioni, che coniuga l’educazione al paesaggio, all’ambiente e al territorio con la formazione alla cittadinanza. L’idea di fondo che ne ha guidato la realizzazione, infatti, è riassumibile in uno schema interpretativo che pone ai vertici di una matrice quadrangolare le parole chiave “Natura” e “Cultura”, “Geologia” e “Paesaggio” da intendere come chiavi di lettura attraverso cui comprendere fatti che combinano, nella dimensione storica e nell'esperienza contemporanea, aspetti naturali e pratiche sociali.
Bruno Zanon Mara Nemela direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCOMario Tonina presentazione mostra "Le Dolomiti Patrimonio mondiale Unesco" (Ufficio Stampa Provincia di trento /foto Daniele Panato) [ DANIELE_PANATO ©DanielePanato]

La mostra si compone di diciotto pannelli “roll-up”, che si sviluppano attorno a quattro ambiti tematici:

-       Le Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO;

-       Natura e paesaggi umani del territorio dolomitico;

-       Le frequentazioni delle Dolomiti;

-       I nove sistemi delle Dolomiti UNESCO. 

Il progetto si rivolge innanzitutto alle scuole secondarie di primo e secondo grado, ma potrà essere messa a disposizione anche di amministrazioni e associazioni, a supporto di iniziative volte alla promozione della conoscenza delle Dolomiti e dei valori che ne hanno permesso l’inserimento nella lista del Beni del Patrimonio Mondiale.

Alla mostra si accompagna un catalogo utile per il lavoro preparatorio degli insegnanti e come spunto di riflessione e di approfondimento successivo al momento formativo diretto. Il catalogo si articola in sette capitoli, solo in parte corrispondenti ai singoli pannelli, e approfondisce i temi trattati nell’esposizione in modo sintetico attraverso testi, immagini, mappe, fotografie, box, indicazioni bibliografiche e storiografiche.

Questa mostra didattica – ha evidenziato l’assessore provinciale Mario Tonina che ha terminato in questi giorni il suo mandato di presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO - è un’ulteriore testimonianza dell’attenzione all’educazione e alla formazione, soprattutto verso le giovani generazioni, che in questi anni ha costituito un obiettivo fondamentale della Fondazione. L’educazione e la formazione a ogni livello, - ha aggiunto Tonina - dagli amministratori ai tecnici, dagli operatori economici alle scuole di ogni ordine e grado per arrivare all’intera cittadinanza, si configurano come un ambito strategico sul quale la Fondazione, con tutti i soci, sta lavorando intensamente. Non si tratta solamente di infondere la consapevolezza della responsabilità che il riconoscimento UNESCO comporta, ma anche di sostenere la partecipazione ai processi decisionali da parte di tutti gli attori in gioco, al fine di rappresentare il maggior numero di punti di vista, coinvolgendo sia quelli che abitano le Dolomiti sia quelli che le frequentano saltuariamente. Vivere nelle Dolomiti – ha concluso Tonina - implica un grande impegno per le comunità che oggi si occupano della conservazione, tutela e promozione del Bene. È di fondamentale importanza, quindi, educare alla responsabilità per far in modo che il patrimonio ambientale e culturale venga tramandato, favorendo lo sviluppo delle capacità necessarie ad adattarsi alla complessità del mondo contemporaneo, nel quale i più giovani devono diventare cittadini attivi e consapevoli”. 

La mostra è un progetto di Tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio per la “Rete della formazione e della ricerca scientifica” della Fondazione Dolomiti UNESCO. È stata realizzata in collaborazione con: MUSE - Museo delle Scienze di Trento, Fondazione Museo storico del Trentino, SAT - Società degli Alpinisti Tridentini, Fondazione Giovanni Angelini - Centro Studi sulla Montagna e con il contributo di: Fondazione Museo Civico di Rovereto, Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Università degli Studi di Udine e Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto.

La mostra resterà esposta al Muse, presso il piano espositivo dedicato alla Geologia, fino al 9 gennaio 2023.

(fm)


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