Venerdì, 11 Ottobre 2024 - 12:02 Comunicato 2760

Più ponti e meno muri: volontariato e sport per creare opportunità

Costanza, impegno, responsabilità, felicità. C'è lo sport del professionismo e delle competizioni internazionali e poi c'è quello giocato e vissuto quotidianamente nelle nostre comunità e nelle realtà difficili: esperienze diverse che hanno questi ingredienti in comune. Accanto alla passione: che sia quella di chi amministra una città o vince le Olimpiadi, è stata la passione la protagonista nel confronto organizzato in sala Depero, nel palazzo sede della Provincia, dove il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha dialogato con l'ex-cestista Bruno Cerella e l'ex-pugile Clemente Russo. L'incontro è stato moderato dal giornalista de La Gazzetta dello sport Claudio Arrigoni.
FESTIVAL DELLO SPORT VOLONTARI PER SPORT Nella foto: Franco Ianeselli, Bruno Cerella, Clemente Russo. [ Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT]

“Il volontariato è dono”, inizia con un video con le parole che il Presidente Mattarella ha dedicato all’inaugurazione di Trento capitale del volontariato 2024, l’incontro tra il sindaco del capoluogo Franco Ianeselli, l'ex-cestista Bruno Cerella e l'ex-pugile Clemente Russo.
Un dono come impegno, responsabilità, costanza, forza di volontà: parole su cui gli ospiti tornano ripetutamente accomunati dalla convinzione che il mondo può essere migliore con l’impegno di tutti. Dall’Africa a Scampia e Marcianise, da Milano all’Argentina fino ai quartieri delle nostre città; dai sindaci fino ai campioni olimpici e a chiunque di noi, se ognuno mettesse un po’ di “dono” nella sua vita di tutti i giorni, tutti ne gioverebbero: “In Italia siamo circa 60 milioni” – ha affermato l'ex-pugile Clemente Russo. “Se tutti dedicassero un’ora alla settimana, le fatiche di tutti sarebbero molto minori e il vantaggio di tutti molto maggiore”.
Perché “I soldi servono ma non bastano, come non basta costruire campi e strutture” - ha ricordato l’ex-cestista Bruno Cerella. “Servono sostenibilità e continuità. E servono le persone. Sono le persone che fanno la differenza, sempre”: quelle che offrono tempo e competenza nel creare opportunità per chi è in difficoltà, così come nelle nostre vite. "È fondamentale – suggerisce ai giovani in sala - scegliere le persone che vogliamo nella nostra vita". 
E lo sport non fa eccezione: i maestri e i buoni esempi sono l'elemento che fa la differenza e che, a volte, salva letteralmente la vita dall'emarginazione e dalla criminalità. Come a Marcianise, dove Clemente ha imparato il valore di tutto questo da quell'uomo che ogni giorno, gratuitamente, andava a prendere lui e i suoi compagni per l'allenamento prima di scuola, li riaccompagnava e li aspettava per l'allenamento del pomeriggio: "Quell’uomo mi ha trasmesso cosa dovevo fare per gli altri".
Il valore del volontariato Trento lo conosce. "Non ci saremmo potuti candidare per Trento capitale della vita notturna" - ha affermato il sindaco Franco Ianeselli - "mentre il volontariato è un tratto della nostra comunità e diventarne Capitale è stato un riconoscimento". 
Ed è da tutto questo che prende vita l'impegno del Comune con le associazioni, a partire dall'Aquila Basket: portare l’opportunità dello sport a scuola perché sia per tutti; perché lo sport può ridurre le disuguaglianze, come hanno raccontato i due campioni. "Perché lo sport" - ha concluso il sindaco - "può essere la più grande politica sociale per i giovani". E, forse, non solo per i giovani. 

Bruno Cerella, ex-cestista, ha iniziato la carriera nella serie A nel Teramo Basket per poi passare all'Olimpia Milano e al Reyer Venezia diventando con entrambe campione italiano. È fondatore e presidente di "Slums Dunk ", progetto voluto per migliorare le condizioni di vita di bambini e giovani nelle aree economicamente e socialmente degradate in tutto il mondo. "Slums Dunk" è un gioco di parole che unisce "slam dunk", schiacciata, e "slum", baraccopoli.

Clemente Russo, ex-pugile nella categoria pesi massimi, è direttore tecnico del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre appartenente al Corpo di polizia penitenziaria. È stato campione del mondo dilettanti a Chicago 2007 e Almaty 2013 e ha vinto la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 e a Londra nel 2012. Ha vinto anche un bronzo agli Europei juniores nel 1998, cinque titoli italiani, i mondiali militari del 2004 e la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo di Almeria del 2005.

(ab)


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