Lunedì, 04 Aprile 2022 - 14:52 Comunicato 887

Gli 80 dottorandi hanno presentato le loro ricerche nell'ambito del programma di alta formazione
"PhD Day" 2022, la comunità dei dottorandi FEM si presenta

Si è svolto oggi il "PHD Day", la giornata dedicata alla comunità degli 80 dottorandi della Fondazione Edmund Mach che, presso l'aula magna, hanno presentato i loro progetti di ricerca partecipando a discussioni di gruppo organizzate in tavole rotonde, condividendo un momento di confronto e scambio scientifico con i tutor di ricerca.
Il programma di alta formazione “International Doctoral Program Initiative” è coordinato dal Centro Ricerca e Innovazione e coinvolge studenti che provengono da ogni parte del mondo: Belgio, Cile, Cina, Danimarca, Etiopia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, India, Iran, Libano, Messico, Nepal, Nuova Zelanda, Pakistan, Paesi Bassi, Romania, Serbia, Stati Uniti, Sud Africa, Vietnam.
Presso l'aula magna della Fondazione Edmund Mach si è svolto il “PHD Day” 2022, la giornata per la presentazione dei progetti di ricerca di 80 dottorandi

I saluti di apertura di questa giornata, divenuta ormai fissa nel calendario delle iniziative FEM, sono stati affidati al direttore generale Mario Del Grosso Destreri, a cui è seguito l'intervento del prof. Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM.
L'incontro è stato organizzato in collaborazione con l'Università di Trento, rappresentata dal prof. Riccardo Rigon, vicecoordinatore del corso di dottorato in scienze agroalimentari e ambientali. Sono seguiti gli interventi degli gli scienziati esperti nelle aree tematiche di studio dei dottorandi: Corné Pieters, professore alla Facoltà di Scienze presso la University of Utrecht, Thomas Müller, professore e responsabile scientifico presso Senckenberg Biodiversity and Climate Research and Goethe University of Frankfurt am Main, Manuel A. Coimbra, professore di biochimica e chimica degli alimenti presso University of Aveiro. I tre professori hanno avviato i lavori con tre presentazioni scientifiche riguardanti il microbioma della pianta, l’alimentazione e la fauna selvatica nell’Antropocene.
"Promuovere la formazione in ricerca è per FEM un obiettivo strategico -sottolinea il prof Mario Pezzotti-. La comunità dei dottorandi è numerosa ed internazionale, racconta l’attrattività dell’istituzione e stabilisce un legame indissolubile con le future generazioni di ricercatori. Attraverso i giovani ricercatori le attività di FEM crescono e si affermano nella comunità scientifica".
Le ricerche degli studenti: dai biofungicidi agli insetti invasivi, dall’alterazione del microbiota all'analisi sensoriale degli alimenti
Le ricerche degli studenti si focalizzano su diversi temi attinenti alle aree di interesse di FEM, quali l’analisi e il controllo delle specie invasive di insetti, ricerche sull’approccio innovativo alla scoperta di nuovi biofungicidi sostenibili a basso impatto contro le malattie delle piante, per quanto concerne l’area dell’agricoltura. Dal lato delle ricerche in ambito alimenti e nutrizione sono trattate le analisi delle proprietà fisico-chimiche e sensoriali degli alimenti, la misurazione dell'effetto degli alimenti ricchi di polifenoli sul microbiota intestinale, studi sull’alterazione del microbiota e la sua resilienza. Lo studio di tecniche di monitoraggio dell’ecosistema alpino, la conservazione della genomica dell’ittiofauna alpina in via di estinzione e l'impatto delle attività umane sugli ecosistemi alpini caratterizzano, infine, le ricerche condotte in ambito ambiente e sviluppo sostenibile.
Convenzioni con enti di ricerca nazionali ed internazionali ed enti privati
La Fondazione Edmund Mach ha stipulato convenzioni con varie istituzioni di ricerca nazionali ed internazionali finalizzate soprattutto al cofinanziamento di progetti congiunti di dottorato di ricerca. Tra le istituzioni partner si annoverano varie Università presenti nel territorio italiano e all’estero (Università degli Studi di Ferrara, Università Libera Università di Bolzano, Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Trento, Università degli studi di Milano, Università degli Studi Federico II di Napoli, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi CÀ Foscari di Venezia, Università La Sapienza di Roma, Università degli Studi del Molise, Berkeley University, Wageningen University, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi La Tuscia); Enti di ricerca italiani e stranieri (CNR, Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, Parco dello Stelvio); aziende private e cooperative (New Zealand Plant Institute, Ionicon, Enza Zaden, Biological Products for Agriculture, Cavit, Foundation BBCA onlus, Assomela, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, White Buffalo Inc, Institute of Agriculture and Food Research and Technology, Caviro, University of Natural Resources and Life Sciences,Vienna, Gowan Company, Oenobrands).
I dati sull'occupazione: l’80% dei borsisti ha trovato impiego presso enti prestigiosi
E' stata creata una solida rete di collaborazione internazionale con il mondo accademico, gli enti di ricerca ed il settore privato nelle aree strategiche di interesse FEM. La partecipazione delle aziende al co-finanziamento delle borse di studio e la disponibilità ad ospitare il dottorando presso i loro laboratori in qualità di hosting laboratory favoriscono gli scambi fra il settore pubblico e il settore privato nell’ambito della ricerca e agevolano l’inserimento del dottorando nel mondo dell’industria e in altri settori lavorativi.
Il successo del programma di dottorato è confermato dalla percentuale di occupazione dei dottorandi; l’80% dei borsisti ha trovato impiego presso enti prestigiosi, quali il CNR, Agenzia Spaziale Europea, UNESCO-IHE(Delft, Paesi Bassi), Technische Universitaet Braunschweig (Germania) Zurich - Department of Biology, University of Zurich, University of California Davis, Oregon State University.

sc

Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio Stampa

Interviste

prof Mario Pezzotti, dirigente Centro Ricerca e Innovazione FEM

https://youtu.be/m6m3hYpdiCg 

Giulia Ferrari, studentessa del percorso di dottorato

https://youtu.be/nj6KMqGVscs 

(sc)


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