Venerdì, 03 Luglio 2020 - 18:18 Comunicato 1495

Oggi l’assemblea dei soci della società in-house della Provincia che conferma il ruolo strategico
Patrimonio del Trentino, approvato il bilancio 2019 e rinnovati gli organi societari

L’assemblea dei soci di Patrimonio del Trentino ha approvato stamani il bilancio 2019 ed ha provveduto al rinnovo della cariche sociali: consiglio di amministrazione, collegio sindacale e organismo di vigilanza. L'esercizio chiude con un utile di 2,47 milioni di euro, risultato di una gestione caratterizzata dal consolidamento delle locazioni e dalla riduzione dei costi di produzione per le minori svalutazioni di immobili e costi operativi esterni, oltre che per l'apporto positivo della gestione finanziaria. I soci hanno deciso di destinare l'utile per il 5% a riserva legale (euro 123 mila euro) e per la restante quota (2,350 milioni di euro) a dividendo all’azionista. Per la prima volta, la società in-house procederà oltre alla distribuzione dei dividendi anche della riserva straordinaria per un importo di 2 milioni di euro: le risorse - 4,35 milioni di euro - saranno destinate dalla Provincia autonoma di Trento a finanziare la ripresa del Trentino investito dalla crisi Covid-19. Ai lavori ha partecipato l’assessore provinciale allo sviluppo economico e al lavoro, Achille Spinelli: “Le nuove nomine garantisco alla società competenze tecniche e professionali utili alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico del trentino. Il ringraziamento personale e della giunta ai precedenti organi sociali che hanno lavoro per il bene della società, aumentandone il valore”.

Le nomine.

L’assemblea dei soci ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione. Ne fanno parte 5 cinque componenti: Andrea Maria Villotti (presidente), Andrea Merler, Cesare Scotoni, Barbara Balsamo e Michela Noletti. Il loro mandato sarà di tre anni, duranti i quali il presidente percepirà un compenso annuo lordo di 30 mila euro, mentre ai consiglieri saranno riconosciuti 5 mila euro.

Il Collegio sindacale sarà composto da Mariangela Sandri (presidente), Patrizia Filippi e Stefano Schwarz (sindaci effettivi), Michele Cavalieri e Maura Dalbosco (sindaci supplenti). Al presidente sarà riconosciuto un compenso annuo lordo di 14 mila euro mentre ai sindaci effettivi andranno 10,5 mila euro. La durata del mandato è sempre di 3 anni.

Dell’Organismo di vigilanza faranno parte, da settembre prossimo, Emanuela Zanolli (presidente), Corrado Ravagni e Michela Lorenzini. I compensi dei componenti dell’organismo di vigilanza sono stati definiti nella misura di 7 mila euro per il Presidente e di 5.250,00 euro per i componenti. 

Il bilancio 2019

Nel corso del 2019 la Società ha generato un utile di esercizio pari a 2,47 milioni di euro, frutto di una gestione caratterizzata dal consolidamento delle locazioni (pari a 8,6 milioni di euro) e dei ricavi per vendite per 884 mila euro. Quest’ultima voce è il risultato delle  cessione di immobili a Trentino Sviluppo in permuta della partecipazione azionaria di Garniga Terme, e dalla riduzione di costi di produzione per le minori svalutazioni di immobili e dei costi operativi esterni. Resta bassa l’incidenza dei costi fissi in rapporto ai ricavi ricorrenti, incidenza in crescita per i maggiori costi del personale che a fine 2019 conta 25 unità rispetto ai 20 del 2018. 

Sotto il profilo gestionale, la società ha proseguito con il programma di investimenti ed in particolare l’attività per la Fondazione E. Mach, la conclusione dei lavori del nuovo presidio Ospedaliero di Mezzolombardo, i lavori propedeutici per la realizzazione del nuovo Palasport e del Palafiere a Riva del Garda, la prosecuzione dei lavori sull’ex asilo S. Martino a Trento e dei lavori per il nuovo Centro Salute Mentale a Trento, l’acquisizione di un immobile presso il Top Center a Trento, i lavori presso l’immobile di Via Borsieri ed il completamento del nuovo magazzino per Azienda provinciale servizi sanitari a Lavis. 

Il profilo patrimoniale evidenzia - come ha accertato l’assemblea - l’equilibrio nella composizione delle fonti di finanziamento che vedono la presenza di mezzi propri della società e nella correlazione tra fonti e impieghi. Ciò è dovuto al fatto che gran parte degli investimenti effettuati dalla società sono coperti con finanziamenti della Provincia autonoma di Trento e che gli investimenti, finanziati con risorse proprie, sono coperti prevalentemente con permute, flussi di cassa provenienti da dismissioni di immobili o generati dai flussi di cassa derivanti dai crediti per grandi derivazioni idroelettriche. 

L’emergenza Covid.

La crisi da Coronavirus ha investito anche il settore immobiliare pubblico, in particolare quello riservato alle imprese. A tale riguardo, Patrimonio del Trentino e Provincia hanno concordato da tempo una serie di misure di supporto, quali la riduzione dei canoni per immobili locati dalla Provincia, la sospensione dei canoni di locazione nei confronti di aziende privati e la sospensione degli incassi dei canoni di affitto in capo agli operatori economici fino ad agosto 2020. L’incasso degli stessi verrà effettuato entro dicembre di quest’anno, senza l’aggiunta di alcuna mora.

Come anticipato in apertura, l’assemblea dei soci ha disposto la destinazione dei dividendi e di una parte delle riserve straordinarie, per complessivi 4,35 milioni di euro, così da concorrere al finanziamento del piano anticrisi Covid promosso dalla Provincia autonoma, a favore delle imprese e delle famiglie del Trentino.

(pff)


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