Venerdì, 27 Ottobre 2017 - 21:44 Comunicato 2882

L’assessore Gilmozzi: “ Il dibattito è aperto ma quella che vi presentiamo è un’ottima soluzione”
Passo Rolle e sicurezza viabilistica, se ne è parlato a Primiero San Martino di Castrozza

La sicurezza dal rischio valanghivo della strada di Passo Rolle è stato il tema affrontato in un incontro pubblico presso l’Auditorium intercomunale di Fiera di Primiero di fronte ad un pubblico numeroso che ha animato un vivace dibattito.
L'assessore alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi, accompagnato dai tecnici degli uffici provinciali coinvolti, ha presentato la soluzione progettuale che ha vinto il confronto attivato a seguito del protocollo d'intesa firmato con la comunità locale nel 2015. “Non vogliamo imporre nulla - ha detto l'assessore - solo consegnare un’ipotesi che secondo noi è la migliore”.

La soluzione presentata prevede un nuovo tracciato, non in galleria, in destra orografica della valle, nella zona più alta e esposta al rischio di valanghe, con la successiva rinaturalizzazione del vecchio percorso.

“Il se intervenire - ha spiegato ancora l’assessore Gilmozzi - lo abbiamo scelto con il territorio e i suoi rappresentanti con un ampio confronto nel 2015 e su questo punto è stato firmato un protocollo d’intesa che ci affidava alcuni compiti di cui questa sera rendiamo conto. Stiamo infatti dando attuazione agli impegni presi. Il come intervenire lo abbiamo chiesto ai tecnici con un confronto. Avevamo più alternative, potevamo prevedere più paravalanghe o altre infrastrutture come una galleria, che avrebbe avuto un impatto sia in fase realizzativa che in seguito visto che sarebbe stata lunga oltre 700 metri. Abbiamo pensato invece di realizzare una strada in sicurezza e togliere la vecchia, eliminando anche i paravalanghe e la linea telefonica. Abbiamo preferito questa opzione e poi ci siamo dedicati al come fare questa operazione. Abbiamo fatto un confronto di idee, una commissione terza ha lavorato e io ho sempre condiviso con il territorio i lavori. Siamo arrivati ad individuare il vincitore del confronto e siamo qui a presentare una soluzione che ha un impatto limitato. Prevede infatti che possiamo usare la strada esistente fino a lavori finiti e poi possiamo rinaturalizzare la strada vecchia una volta completata quella nuova. Non abbiamo fatto una scelta di tipo economico ma per noi questa è la migliore soluzione e la meno impattare in una zona di grande pregio ambientale”.
In apertura l’ingegner Carlo Benigni del Servizio opere stradali e ferroviarie della Provincia, ha spiegato l’iter che, partendo dall'evidenza del rischio valanghivo, ha portato fino alla soluzione progettuale che ha vinto il confronto concorrenziale indetto dalla Provincia per dare seguito al protocollo d'intesa siglato nel 2015 con la comunità locale.
Nel dettaglio della progettazione è entrato l’architetto Gianfranco Zolin, esperto in pianificazione territoriale e tutela del paesaggio, che è partito dal tema del passo alpino nella storia. Valico di comunicazione e meta turistica, ha spiegato Zolin, il passo, inteso come luogo in generale, ha accezioni diverse e oggi richiama molti turisti, diventando anche una sorta di traguardo per alcune categorie, come i motociclisti. Oggi la riflessione sui passi, ha detto, rientra anche nel dibattito che riguarda la loro gestione e quella della mobilità.
Ha poi analizzato l’area del Rolle, oggetto di studio progettuale, sottolineandone le caratteristiche ambientali. La commissione, ha spiegato, ha utilizzato come criteri di valutazione le migliorie al tracciato, la rinaturalizzazione, la mitigazione del rischio di valanghe e la compatibilità del tracciato con una possibile pista da sci di rientro.
Alle relazioni dei tecnici e alla sintesi dell’assessore ha fatto seguito un vivace dibattito animato da un numeroso pubblico che ha occupato molti dei posti dell’Auditorium di Fiera di Primiero.
Il dibattito è il confronto è destinato a proseguire perché, come ha voluto ribadire l’assessore Gilmozzi, non si tratta di una soluzione calata dall’alto senza possibilità di intervenire, ma di un passo di un processo che non è ancora concluso.



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