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Tante le domande poste dai ragazzi: dalle strategie per perseguire una sostenibilità ambientale ed economica di un ristorante al rapporto con la tecnologia e gli strumenti offerti dal digitale.
“Per me il cibo non è solo prodotto e il ristorante non è solo il luogo dove questo si consuma. La mia cucina mi rappresenta e chi viene da me deve capire chi sono e quali sono i miei valori”, ha spiegato Ghezzi sottolineando come la sostenibilità economica e ambientale si può ottenere anche privilegiando gli ingredienti di stagione e mettendo al centro il territorio. Un valore, ha aggiunto, sempre più apprezzato soprattutto dai giovani che oltre a essere nativi digitali sono anche nativi sostenibili. “Oggi – ha aggiunto – la gestione si è complicata, con una moltiplicazione di voci di spesa che prima non c’erano, per esempio sul fronte commerciale e marketing, ma lavorando su una cucina più diretta, un servizio più smart e una corretta relazione con la filiera si può raggiungere un corretto rapporto tra qualità e prezzo”.
E sul fronte digitale, lo chef riconosce come la tecnologia sia importante se non diventa un limite che distanzia dal contatto con quello che si sta facendo. “L’esperienza digitale deve affiancarsi a quella diretta per raggiungere una vera conoscenza del prodotto e sviluppare un pensiero critico”. Fondamentale l’ascolto del cliente, al ristorante prima ancora che sulle recensioni. A livello di promozione, nel suo caso risulta ancora strategico il passaparola, che attira una clientela vicina ai suoi valori.