Con le misure della Missione 6 - Salute, il PNRR intende perseguire un efficace miglioramento del Sistema Sanitario Nazionale per rendere le strutture più moderne, digitali e inclusive, garantire equità di accesso alle cure, rafforzare la prevenzione e i servizi sul territorio promuovendo la ricerca.
Ricordiamo che la Missione 6 si articola in due componenti ed è focalizzata su due filoni di attività e relativi obiettivi: la prima riguarda le Reti di prossimità e le strutture di telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, mentre la seconda l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del Servizio sanitario.
Il Piano Operativo di telemedicina provinciale si colloca nel primo ambito, ed in particolare nei sub investimenti 1.2.3, relativo alla piattaforma per la telemedicina, a cui il Ministero della Salute ha destinato complessivamente 1 miliardo di euro. Si tratta una somma disponibile a livello nazionale, per l’assegnazione della quale le regioni e province autonome dovranno attendere la firma del decreto riparto previsto nelle prossime settimane.
Il Piano operativo di telemedicina provinciale intende sviluppare soluzioni di telemedicina per il trattamento di pazienti con patologie croniche respiratorie, cardiologiche, oncologiche, neurologiche e diabetologiche, così come indicato dal PNRR.
In particolare il Piano prevede di sviluppare e diffondere nuovi strumenti di telemedicina, quali la televisita, il telecontrollo-telemonitoraggio del paziente, anche al domicilio e di teleconsulto per consentire ai clinici di poter confrontarsi a distanza sulle condizioni del paziente.
“Nel corso degli anni la Provincia ha investito con lungimiranza in soluzioni ed applicazioni di telemedicina e di sanità digitale, alcune delle quali oggi largamente utilizzate dai cittadini e che si sono rilevate di grande aiuto per il personale sanitario nella gestione del rapporto con il paziente - spiega ancora l’assessore -. Non appena ci verranno assegnate le risorse, lavoreremo per valorizzare quando sviluppato sin ora a livello locale, adeguandolo dal punto di vista tecnologico e rendendolo interoperabile con la piattaforma di telemedicina nazionale”.