Mercoledì, 16 Settembre 2015 - 02:00 Comunicato 2273

La statua dello scultore Luciano Capriotti sarà inaugurata sul Colle di Miravalle il prossimo 4 ottobre.
PAPA FRANCESCO QUESTA MATTINA HA BENEDETTO LA "MARIA DOLENS" DEGLI ANNI DUEMILA

Presenti a Roma anche il Sindaco di Rovereto Francesco Valduga, l'Arcivescovo di Trento mons. Luigi Bressan e l'assessore provinciale Tiziano Mellarini.

Grande emozione questa mattina nel vedere la statua dello scultore Luciano Capriotti, voluta dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti nell'ambito delle celebrazioni per ricordare il novantesimo anniversario del primo rintocco del Sacro Bronzo, posizionata a pochi metri di distanza dalla Sede di Papa Francesco sul sagrato della Basilica di San Pietro in Vaticano. Il Santo Padre ha benedetto l'opera artistica al termine dell'Udienza generale del mercoledì. Particolarmente nutrita la delegazione trentina che ha partecipato all'evento: il Reggente, il Vice Reggente e un componente del Consiglio di Reggenza della Fondazione Opera Campana dei Caduti, Alberto Robol, Lorenzo Saiani e Maurizio Gentilini, il Sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, l'Assessore Provinciale alla Cultura, Tiziano Mellarini, in rappresentanza del Governo provinciale, l'Arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan, e il Decano di Rovereto, don Sergio Nicolli.-

Una bellissima giornata di sole ha fatto da cornice all'evento. Papa Francesco ha svolto la sua catechesi dopo aver percorso la piazza sulla macchina scoperta. Terminati i saluti nelle varie lingue ha ricevuto i prelati presenti sul sagrato e quindi si è mosso verso i due settori dove si trovavano gli ospiti dell'udienza odierna. Il Reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti, Alberto Robol, ha donato al Santo Padre una riproduzione della Campana dei Caduti e nel contempo lo ha invitato nel futuro a salire personalmente al Colle di Miravalle. Quindi Papa Francesco ha sostato brevemente davanti alla statua prima di proseguire nel suo giro di saluti.
Alta quattro metri, interamente fusa in bronzo, la statua è opera dello scultore romano Luciano Capriotti. Rappresenta una figura femminile che simboleggia Maria Dolens come protettrice non solo dei morti in guerra ma di tutto il Creato. Nell'anno in cui si celebra il novantesimo anniversario del primo rintocco della Campana dei Caduti di Rovereto un'altra Maria Dolens andrà ad aggiungersi sul Colle di Miravalle. Accadrà il prossimo 4 ottobre quando la statua sarà scoperta ufficialmente. L'evento romano di oggi ha avuto nella storia un solo procedente: quello del 31 ottobre 1965 quando Paolo VI diede la benedizione all'attuale Campana dei Caduti che venne rifusa per la terza volta dal 1925.
L'idea di dare vita ad una Maria Dolens del nuovo millennio è venuta allo sculture Luciano Capriotti ispirato dalle parole di Papa Francesco pronunciate in occasione del messaggio per la Giornata Mondiale della Pace dello scorso Capodanno quando i rintocchi della Campana di Rovereto hanno viaggiato attraverso l'etere dal Colle di Miravalle a Piazza San Pietro e da lì verso il mondo intero in mondovisione. Capriotti nei giorni successivi telefonò al Reggente Alberto Robol, conosciuto qualche anno prima durante il mandato di presidente della delegazione italiana al Consiglio d'Europa, e nel giro di poco tempo l'idea si è trasformata in realtà. L'artista ha proposto il bozzetto che nel corso dei mesi estivi si è concretizzato in una grande statua fusa nella fonderia specializzata "Domus Dei" di Albano Laziale, alle porte di Roma.
La statua - che fin dall'inizio ha avuto anche l'approvazione dell'Arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan - rappresenta una Maria Dolens "difenditrice" di tutto il Creato. Così come il ruolo della Campana, ideata novant'anni fa da don Antonio Rossaro, non si è cristallizzato nel tempo ma ha seguito un'evoluzione lungo l'intero Novecento, passando dall'essere il simbolo dei caduti della Prima Guerra Mondiale fino a includere quelli della Seconda, poi i caduti di tutte le guerre e successivamente le vittime del lavoro e del terrorismo, l'opera moderna di Luciano Capriotti vuole estendere ulteriormente il significato allargandolo al Creato intero. Maria Dolens protettrice del Creato, degli uomini, degli animali e dell'ambiente. Un concetto che lo stesso Santo Padre ha rilanciato nei mesi scorsi attraverso l'enciclica "Laudato Sì". -



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