Fra i presenti alla cerimonia anche i referenti delle ditte incaricate dei lavori, ovvero Zampedri Lorenzo srl che gestirà l’intervento di risanamento e demolizione del padiglione A, l'impresa Calliari che si è aggiudicata l'appalto di miglioramento sismico del padiglione B, mentre alla Mak costruzioni è stato affidato, tramite gara gestita da APSS come le rimanenti, l’intervento di parziale ricostruzione del padiglione A.
Il presidente Maurizio Fugatti ha parlato di un investimento importante per tutta la sanità dell'Alto Garda e Ledro, che consente di "qualificare e dare una nuova funzione a questa struttura". Il presidente ha poi spiegato: "Stiamo lavorando per rafforzare sempre più il ruolo degli ospedali territoriali, è fondamentale garantire ai cittadini servizi sul territorio, vicini alle comunità, che siano qualificati e accessibili".
L'assessore provinciale Mario Tonina, nel sottolineare l'impegno rispettato con questi lavori attesi dal territorio, ha commentato: "Ieri abbiamo inaugurato la prima Casa della comunità ad Ala, oggi qui ad Arco proseguiamo con un cambio di paradigma che mette al centro gli ospedali territoriali e le case della comunità. L'ospedale di Arco è un punto di riferimento per i cittadini e i tanti ospiti di questo territorio, un vero biglietto da visita del Trentino. La nostra sanità può contare su basi solide grazie agli investimenti del passato, e con questi interventi confermiamo la volontà di rafforzarla ulteriormente". L'assessore Tonina ha colto l'occasione per rivolgere "un ringraziamento particolare all’ingegner Furlani e al suo Dipartimento per la professionalità e la tempestività che hanno consentito di avviare i lavori di demolizione nei tempi previsti".
La sindaca Arianna Fiorio ha evidenziato: "L’avvio di questo intervento segna un momento significativo per il nostro territorio. Il tema della sanità è condiviso e sentito da tutti i sindaci dell’Alto Garda e Ledro, perché l’ospedale rappresenta un presidio essenziale per l’intera comunità. È una struttura che merita di essere valorizzata e potenziata, affinché continui a rispondere in modo adeguato alle esigenze presenti e future del nostro territorio". Quindi il presidente della Comunità Giuliano Marocchi ha definito questo passaggio "un momento storico per il territorio", sottolineando che "grazie a questo intervento si avvia la riqualificazione di un’area centrale per Arco, restituendole valore e prospettiva. L’obiettivo è che questo ospedale continui a integrarsi sempre più nella rete sanitaria trentina, contribuendo in modo qualificato al sistema complessivo dei servizi alla comunità".
Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore dell’APSS, Antonio Ferro, che ha ringraziato le strutture per il lavoro svolto, grazie al quale è stato possibile recuperare i fondi legati al PNRR e destinarli a nuove finalità. Commentando l’intervento, ha sottolineato che "è stata colta un’opportunità significativa per il territorio e che l’area oggetto dell’intervento potrà assumere nuove funzioni a servizio dell’ospedale, rafforzandone il ruolo all’interno del sistema sanitario".
Infine l'ing. Furlani è entrata nel dettaglio dei lavori. L’intervento di demolizione, avviato dopo il completamento dei lavori propedeutici dei giorni scorsi, rientra in un piano complessivo finanziato tramite PNC (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Fondo Complementare), con un contributo aggiuntivo della Provincia pari a 2 milioni di euro. I padiglioni A e B, oggi privi di attività sanitaria, permettono un’operazione meno complessa, non dovendo garantire la compatibilità con funzioni sanitarie in esercizio.
Il progetto ha inoltre consentito di riallocare, a partire da aprile 2025, i finanziamenti rispetto alla destinazione iniziale, che prevedeva interventi sui padiglioni F e G di Rovereto. Questi saranno comunque interessati da un’importante opera di demolizione e ricostruzione per parti, come confermato dallo stanziamento che la Provincia ha stabilito in fase di bilancio di 50 milioni di euro.
Ulteriori interventi, finanziati dalla Provincia, saranno dedicati alla rifunzionalizzazione organizzativa dell’edificio ospedaliero e, a medio termine, alla finalizzazione dei nuovi padiglioni in termini di attività sanitarie territoriali, complementari a quelle ospedaliere.
Il padiglione A – articolato su quattro livelli (tre fuori terra e uno seminterrato) – è attualmente dismesso e sarà demolito insieme ad altri due manufatti secondari: il fabbricato ex disinfezione e il collegamento seminterrato con il padiglione B. L’importo complessivo del progetto di demolizione ammonta a 1.125.000 euro.
La ricostruzione del padiglione A (corpo accessorio) prevede una superficie di 1.485 metri quadrati sviluppata su un unico piano, corrispondente al livello 1 dell’ospedale, con funzioni generali. Tra i servizi previsti figurano la farmacia – con spazi analoghi a quelli del corpo tecnologico attuale – la zona accettazione, spazio per uffici, la zona “armadio farmaceutico”, il guardaroba, il servizio mortuario e gli spazi dedicati alla sanificazione. L’importo complessivo di progetto è pari a 6.550.000 euro, di cui 2 milioni a carico della Provincia autonoma di Trento. I lavori di ricostruzione inizieranno a febbraio, con conclusione prevista per dicembre 2026.
L’intervento di miglioramento sismico del padiglione B ha invece come obiettivo il rinforzo strutturale dell’immobile, per garantirne la conformità alle norme vigenti in materia di sicurezza sismica degli edifici esistenti. L’importo complessivo di progetto è pari a 4.200.000 euro. I lavori si concluderanno a settembre 2026.
(ab e at)
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Presidente Maurizio Fugatti
Assessore Mario Tonina
Sindaca Arianna Fiorio
Direttore Dipartimento infrastrutture APSS Debora Furlani




