L’intervento è risultato particolarmente efficace perché effettuato dall’esterno dell’edificio, senza perciò interferire con altre zone dell’ospedale, cosa che avrebbe procurato notevoli disagi sia per il passaggio del materiale sia per la stessa movimentazione di polvere e fuliggine.
Al momento i materiali sono stati in parte conferiti nei container predisposti, in parte stoccati in zone destinate alle operazioni di bonifica. Ad esempio sono stati suddivisi controsoffitti, rivestimenti ed altri elementi non più recuperabili da attrezzature che invece sono destinate ad un processo di verifica, bonifica e successivo nuovo collaudo che stabilirà se possono tornare nuovamente in funzione mantenendo gli elevati standard di affidabilità di prima.
Grazie a questa collaborazione è stato possibile anticipate le operazioni di bonifica che sono già iniziate al sesto e al quinto piano e proseguiranno al quarto e al terzo, mentre in contemporanea proseguiranno gli interventi di pulizia al secondo.
Nel frattempo sono state riorganizzate le attività ambulatoriali presso Villa Igea e Crosina Sartori in attesa della restituzione degli ambulatori di oculistica. Le attività endoscopiche urgenti sono già state ripristinate presso l’ospedale Santa Chiara in una delle sale del blocco operatorio. L’obiettivo è di restituire la sala per le emergenze ortopediche dal 6 maggio.
Rassegna stampa ad uso interno: Articolo da L'Adige - 29.04.2024