“Il Tar in pratica - ha aggiunto il presidente - vuole acquisire tutte le carte, per poterle valutare attentamente, prima di pronunciarsi sull’abbattimento. Quello che possiamo fare è attivarci immediatamente per far avere la documentazione che compete alla Provincia e che si aggiunge alla relazione che fornirà l’Ispra, così da chiedere la revoca e anticipare i tempi rispetto alla decisione in sede di giudizio collegiale prevista l’11 maggio. Allo stesso tempo, precisiamo che il decreto consente la cattura, dato che è stata riconosciuta legittima l’emanazione dell’ordinanza contingibile e urgente. Ed è infatti la cattura l’attività sulla quale è impegnato il corpo forestale, che può così continuare il lavoro, anche se con modalità differenti che potrebbero ritardare le operazioni e senza fornire, a nostro avviso, le piene garanzie di incolumità che davano le modalità precedenti, quelle dell’abbattimento a vista”.
Proseguono dunque le operazioni sul campo del corpo forestale provinciale, che includono il presidio dell’area nella quale è ritenuta presente l’orsa. Animale che secondo le ultime informazioni graviterebbe ancora nell’area montana che comprende il luogo dell’aggressione.
L’assessore Zanotelli è intervenuta fornendo alcune chiarimenti ulteriori sul tema del radiocollare: “Mi preme evidenziare che questo strumento non evita attacchi, ma serve ad un monitoraggio intensivo dell’animale, per capirne comportamenti e spostamenti. Non è quindi uno strumento risolutivo per garantire l’incolumità delle persone, dati i limiti tecnici, ad esempio sulla copertura del segnale e sulla possibilità che l’animale possa toglierselo, specie con la perdita di peso della fase invernale”.
Immagini e interviste a cura dell’Ufficio stampa
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