Martedì, 20 Luglio 2021 - 18:04 Comunicato 1942

Sul tavolo lavori per oltre 70 milioni di euro. Fugatti: dialogo utile ad accelerarne la realizzazione
Opere pubbliche per Trento, riunione congiunta tra Provincia autonoma e Comune

Una riunione ai massimi livelli politici e tecnici per discutere assieme dello stato dell’arte delle grandi opere pubbliche di competenza della Provincia autonoma e che hanno ricadute importanti sulla città di Trento. E’ quella che si è tenuta questa mattina nel palazzo sede dell’amministrazione provinciale in Piazza Dante. Al tavolo, per la Provincia autonoma, il presidente Maurizio Fugatti, accompagnato dal Dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Luciano Martorano, dal Dirigente generale dell’Apop (Agenzia pronviciale opere pubbliche), Mario Monaco e dal sostituto direttore dell’Ufficio Infrastrutture ferroviarie studi di settore, Massimo Negriolli. Per il Comune di Trento erano presenti il sindaco Franco Ianeselli, il vicesindaco Roberto Stanchina, la direttrice generale Livia Ferrario e il dirigente del Servizio Mobilità e Rigenerazione urbana, Giuliano Franzoi. L’occasione è servita per presentare ai rappresentanti del Comune i due commissari straordinari alle opere di interesse della città, ovvero Gianfranco Cesarini Sforza e Mauro Bonvincin e per discutere anche di una terza opera, il rifacimento del ponte di Canova, che ha ricadute sulla città capoluogo.

Oggi al tavolo si sono infatti affrontate le prospettive di tre progetti viabilistici di peso. La prima riguarda la messa in sicurezza della Strada statale 12 - Viabilità nuovo ospedale a Ravina (opera S-602) costo stimato di 19 milioni di euro, illustrata dal commissario straordinario nominato dalla Provincia, Mauro Bonvicin. In sintesi, l’intervento consiste nella sistemazione dell'intersezione tra la tangenziale di Trento (SS. 12) all'altezza del Ponte di Ravina, che tenga conto anche dell'insediamento del Nuovo Ospedale Trentino, unitamente alla revisione della viabilità d'accesso al contesto. L’obiettivo è la messa in sicurezza di un importante nodo viario della città di Trento, teatro, spesso, di incidenti anche di entità significativa a causa del brusco restringimento della carreggiata stradale da 4 a 2 corsie che si propone di risolvere con un nuovo sovrappasso a 4 corsie. Viene valutata anche l'ipotesi del tunnel al posto dell’attuale sovrappasso nonostante presenti ostacoli tecnici a causa della vicinanza del fiume Adige e finanziari, visto che i costi lieviterebbero di molto.
Il Comune ha proposto di prestare attenzione all'area di confluenza della Fersina nell'Adige.
L'apertura al traffico è prevista entro 45 mesi e il cantiere potrebbe partire già entro la fine del prossimo anno.

La seconda opera, illustrata dal Commissario straordinario Gianfranco Cesarini Sforza, è quella relativa al collegamento con sottopasso stradale tra la Strada statale 12 e località Spini di Gardolo e sottopasso pedonale per via Palazzine (opera S-953) del costo stimato di 11 milioni di euro. L’intervento deriva dalla necessità di fluidificare e velocizzare il traffico sulla rete stradale di collegamento fra la città capoluogo e la principale piattaforma produttiva e di servizio della provincia, il servizio RoLa e il casello autostradale. Qui si stima che  l'apertura al traffico posso avvenire entro i prossimi 42 mesi e che il cantiere possa partire entro un anno.

La terza opera considerata è quella della ricostruzione dei viadotti di Canova per la quale è stato stimato un costo di 49 milioni di euro, cui vanno aggiunte altre risorse relative alla realizzazione di una nuova rotatoria che consentirebbe di risparmiare 38.000 metri quadrati, rispetto all'attuale configurazione dello svincolo, da destinare, successivamente a parcheggi di attestamento e attrezzati. In questo caso L'intervento di ricostruzione del viadotto di Canova ha l'obiettivo di avere una struttura riqualificata e adeguata alle nuove normative antisismiche con una vita utile commisurata alle nuove e più gravose esigenze del traffico. Si prevede contestualmente la revisione dello svincolo di Canova per l'accessibilità da nord e da est alla città di Trento. L’ipotesi più conveniente dal punto di vista della viabilità e del recupero di suolo identificata dai tecnici è quella con una grande rotatoria e rampe dirette di svolta mantenute nella posizione attuale, l'ipotesi prevede anche un abbassamento di via Brennero che, pertanto, non interferirà con la rotatoria di nuova realizzazione.

“Le grandi opere sulla viabilità sono centrali per rilanciare la qualità della mobilità dei cittadini e della loro vita quotidiana e per dare una spinta all’economia. Il dialogo con il Comune di Trento e con i suo tecnici è utile per provare ad accelerarne la realizzazione e renderle fruibili ai cittadini in tempi ragionevoli” sottolinea il presidente Fugatti.
"Le opere di cui si discute sono importanti per lo sviluppo della città e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine. Il confronto con la Provincia rappresenta un modo costruttivo per poter trovare soluzioni comuni" evidenzia il sindaco Ianeselli.



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