Sabato, 14 Ottobre 2023 - 20:16 Comunicato 2966

“Obiettivo3" promuove l'Inclusione con un docufilm e una staffetta internazionale

A Palazzo Geremia è andata in scena l'anteprima di "Quello che manca", un docufilm che affronta il tema dello sport e della disabilità, mettendo in luce tre storie di altrettanti atleti di "Obiettivo3". Questo progetto di avvicinamento allo sport per persone con disabilità è nato qualche anno fa su impulso di Alex Zanardi, che attraverso il suo sogno è riuscito a trasformare profondamente la percezione dello sport paralimpico.
Eleonora Mele, Veronica Biglia e Gabriele Scalise, gli atleti protagonisti del docufilm, si sono raccontati offrendo non solo il proprio punto di vista, ma anche quello delle persone a loro più vicine, compagni, madri e padri. Le loro testimonianze hanno rivelato le implicazioni e le conseguenze di fatti inaspettati della vita, come malattie o incidenti, che, inevitabilmente, arrivano a stravolgere la quotidianità.

Nella foto: Veronica BIGLIA, Eleonora MELE, Gabriele SCALISE [ Nicola Eccher - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Dopo la proiezione del docufilm, gli atleti Mele, Biglia e Scalise hanno dialogato con Claudio Arrigoni, giornalista de La Gazzetta dello Sport, il quale ha sottolineato i valori che lo sport paralimpico porta con sé, in grado di coinvolgere l'intera società.

Gabriele Scalise ha rivelato che vedersi sullo schermo rappresenta, oltre che una gratificazione straordinaria,  il completamento di un progetto che in primo luogo serve a loro stessi per scoprirsi e, allo stesso tempo, di spiegare all'esterno come vengono vissute certe situazioni. 

Eleonora Mele ha affermato la speranza di diventare, insieme ai suoi compagni, un modello ispiratore per chi sta affrontando momenti difficili e cerca stimoli per andare avanti, facendo capire che attraverso Obiettivo3 si può trovare la possibilità di una rinascita.

L'evento di presentazione del docufilm ha fornito anche l'opportunità di parlare di un altro importante progetto lanciato da Obiettivo3, ossia "Obiettivo Tricolore". Si tratta di una grande staffetta che ha coinvolto atleti paralimpici e che si è svolta tra le città olimpiche Cortina d'Ampezzo e Parigi, destinazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici estivi del prossimo anno.

I tre atleti hanno ricordato come questa staffetta simbolizzi il continuo passaggio di un testimone, un viaggio senza inizio né fine, con numerose tappe. Quest'anno Obiettivo Tricolore ha coinvolto le comunità locali e le scuole, dimostrando che sport per normodotati e diversamente abili possono integrarsi.

È emerso così l'importante ruolo sociale di questo evento, il quale contribuisce a diffondere un messaggio culturale tra i giovani, che rappresentano il futuro, promuovendo così una mentalità inclusiva.

In conclusione, Arrigoni ha chiesto ai tre atleti di definire con una parola cosa rappresenti Obiettivo Tricolore.

Gabriele Scalise l'ha definito "inclusivo", poiché ha oltrepassato i confini arrivando fino a Parigi e coinvolgendo i giovani e dunque il futuro. Veronica Biglia l'ha descritto come "importante", poiché aiuta a superare barriere mentali, mentre Eleonora Mele l'ha considerato "motivante", rappresentando uno stimolo per gli atleti a non arrendersi nel perseguire i propri obiettivi.

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(vb)


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