Venerdì, 10 Ottobre 2025 - 16:30 Comunicato 2891

Obiettivo Tricolore, la staffetta che rilancia lo sport paralimpico

Applausi per Ghedina, i saluti del presidente di Federciclismo Dagnoni, le storie di Obiettivo 3 e quelle di atleti e di sport senza limiti e barriere: tante le emozioni in “Obiettivo Tricolore”, uno degli eventi del Festival dello Sport di Trento, oggi in piazza Duomo, durante il quale è stato ricordato anche il grande atleta Alex Zanardi. E fra il numeroso pubblico vi era anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.
Da parte di tutti i relatori l'invito a fare squadra per avvicinare i giovani con disabilità allo sport: “Da soli non si può fare molto, ma con la collaborazione può crescere anche l'intero movimento”.
[ Martina Massetti - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Nella suggestiva cornice di piazza Domo a Trento, si è parlato di Obiettivo tricolore e di un evento unico quale la staffetta nata da una intuizione di Alex Zanardi, oggi fortemente sostenuta dall'associazione Obiettivo 3, che aiuta a promuovere lo sport paralimpico in tutta Italia. Ad aprire l'incontro, Barbara Manni, marketing and communication manager Obiettivo 3. “L'arrivo della tappa in piazza Duomo – ha detto Manni - con un cielo meraviglioso, non sarà facile da dimenticare. E' stato bellissimo tagliare il traguardo a Trento. E' stata una edizione molto ben riuscita. Sono felice perché ho visto tanti sorrisi tra atleti e persone, con villaggi sportivi lungo il percorso e oltre duemila studenti coinvolti. La rete ha fatto la differenza, con molte associazioni. Tanti anche i testimonial che ci hanno sostenuto”.
Obiettivo 3, è un progetto nato dall'idea di Alex Zanardi che mira a reclutare e sostenere persone disabili per iniziare un'attività sportiva paralimpica, con particolare attenzione a varie discipline come il paraciclismo e l'atletica paralimpica ma non solo.

Cordiano Dagnoni, presidente di Federciclismo ha ringraziato l'associazione per il grande lavoro svolto: “Devo dire che ho conosciuto le iniziative di Obiettivo 3 durante alcuni eventi. Ricordo che dove è arrivata oggi la staffetta, c'è stato l'arrivo del Campionato europeo 2021 di ciclismo vinto da Colbrelli. Ma su questo arrivo c'è stata anche la vittoria di Silvia Zanardi (under 23). La Federazione è grata per il lavoro di Obiettivo 3, è bello sapere che l'associazione si rivolge a tutti gli sport, ma noi apprezziamo quello che fate per il nostro ciclismo. Possiamo solo ringraziare e dire che siamo vicini al loro lavoro. Per noi il paraciclismo rappresenta una parte importante delle nostre medaglie. Per questo, ci crediamo molto”.

Applausi dalla piazza per il grande campione di sci, Kristian Ghedina, che ha partecipato alla staffetta da Mezzocorona fino a Trento. “Sono un amico di Alex Zanardi e di Obiettivo 3. Io ho sempre avuto una grande passione per i motori e dopo lo sci, grazie ad Alex ho debuttato in quell'ambiente. Sono da sempre molto sensibile e cerco di aiutare sempre il progetto. Ho scritto anche un libro in questi mesi, nel quale racconto non solo le mie imprese ma anche la mia vita. Sarà presentato a Macerata il 12 ottobre (“Non ho fretta ma vado veloce”, Kristian Ghedina, Ghedo). Obietttivo 3 ti riempie davvero il cuore e per questo sono con voi oggi”.

Sulla stessa linea l'atleta Michele Grieco che ha ricordato quanto sia importante il progetto di Obiettivo 3: “La cosa più importante è che la staffetta guadagna entusiasmo ogni anno. Trasmette la voglia di ripartire. All'arrivo a Trento c'erano tutti i tipi di mezzi. Il senso dello sport paralimpico è proprio questo: con qualsiasi problema si può fare tutto, cambia solo la modalità e cade il concetto di disabilità. Cambia solo il punto di vista”. Grieco è un ciclista paralimpico italiano, nonostante le difficoltà, dopo aver conosciuto Alex Zanardi e il suo progetto Obiettivo3, ha iniziato a praticare ciclismo paralimpico, affrontando competizioni importanti e diventando un esempio

Anche la ciclista paralimpica Ana Maria Vitelaru ha parlato dal palco del suo rapporto speciale con Zanardi. Ha mostrato le sue splendide medaglie, quella delle Olimpiadi in particolare, dedicata al fratellino scomparso e ad Alex appunto. “Il mio rapporto con il paraciclismo - ha precisato - nasce il primo novembre 2017 incontrando proprio Alex e provando la mia prima handbike. Lo sento sempre a bordo strada a dirmi qualcosa di buono o anche meno. In gara me lo ricordo benissimo. Io sognavo quella bici dai primi anni duemila. Obiettivo 3 mi ha sempre sostenuta, come sta facemndo oggi con molti altri atleti”. Ana Maria Vitelaru è una ciclista paralimpica italiana, specializzata nell'handbike categoria H5. È una pluricampionessa italiana.

Infine l'atleta paralimpica Giusy Versace, ha raccontato le difficoltà dello sport per chi ha delle disabilità. “Per chi non conosce il nostro mondo – ha detto Versace – io vado fiera della collaborazione con Obiettivo 3 ma soprattutto dell'amicizia. Oggi non è scontato aiutarsi. La grande staffetta nasce con la voglia di ripartire guardando al futuro. Non solo per Alex ma anche per il messaggio trasmesso ai più giovani. Sono le persone che si avvicinano a noi, grazie ai nostri progetti. Lo sport è un diritto certo, ma se non viene tutelato non abbiamo fatto nulla”. Giusy Versace è un'atleta paralimpica italiana, nel 2010 ha iniziato a correre con protesi in fibra di carbonio, diventando la prima atleta donna italiana a gareggiare con doppia amputazione agli arti inferiori. Versace ha conquistato numerosi titoli nazionali e medaglie internazionali, diventando un simbolo di determinazione e resilienza.

(Cz)


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