Venerdì, 24 Febbraio 2023 - 13:59 Comunicato 491

Pronto il progetto definitivo: prevista una bretella sulla tangenziale per consentire i lavori alla circonvallazione e al ponte sull’Adige
Nuovo svincolo a Ravina: il piano per la viabilità provvisoria

Una delle zone in cui la Provincia interverrà per migliorare la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale è quella a Trento in corrispondenza dello svincolo tra la statale 12, il ponte di Ravina e via al Desert, dove è previsto un nuovo svincolo in adiacenza all’area del nuovo Polo ospedaliero e universitario del Trentino. Per consentire questa importante opera strategica, affidata al commissario straordinario Gianfranco Cesarini Sforza, la struttura commissariale d’intesa con gli uffici tecnici della Provincia ha completato il progetto definitivo relativo alla viabilità provvisoria (in sigla S-1032). Il piano, che permetterà di fare spazio ai lavori e a quelli di rifacimento del ponte di Ravina, prevede la realizzazione di una bretella all’attuale circonvallazione, spostando la statale di qualche decina di metri più a est, nell’area di proprietà della Provincia, per una tempistica di almeno tre anni. In previsione, verranno chiusi via al Desert e l’accesso al ponte di Ravina, dirottando la mobilità diretta a Ravina, Romagnano e in destra Adige sull’uscita presso il casello Trento sud dell’A22.
“Complessivamente si tratta di un passaggio necessario per avviare uno dei cantieri strategici per il Trentino”, precisa il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che recentemente ha fatto il punto anche sul progetto di Ravina nell’incontro con i commissari straordinari in piazza Dante. “Le opere previste in quest’area – aggiunge Fugatti – hanno come obiettivo la messa in sicurezza della viabilità e del fiume, lungo la tangenziale che è un asse di primaria importanza per la mobilità a Trento e di tutto il Trentino. Un miglioramento di cui beneficerà anche la zona dove è previsto Polo ospedaliero e universitario del Trentino, che rientra tra gli interventi affidati alla figura del commissario straordinario”.
Il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti incontra i commissari per le grandi opere future [ Paolo Pedrotti - Agenzia 3P - Archivio Ufficio stampa PAT]

Sul progetto di viabilità provvisoria è in corso il confronto con il Comune di Trento, competente per la conformità urbanistica delle aree interessate.

Lo spostamento del traffico attraverso l’opera S-1032, anche questa affidata al commissario straordinario Cesarini Sforza, consentirà di liberare l’area di cantiere per l’intervento S-602 (46 milioni a bilancio) che prevede la rimozione dell’attuale cavalcavia a due corsie, ritenuto un elemento di criticità per la sicurezza stradale, la realizzazione di un nuovo sottopasso a 4 corsie e di una rotatoria ad ampio raggio che, servita dalle bretelle di collegamento, possa smistare il traffico proveniente dalla SS12, dalla SP 90 e da via al Desert in maniera fluida e sicura.

Per problemi connessi con la relativa carenza di spazi, la strada di bypass sarà realizzata a 3 corsie, una in direzione sud e due in direzione nord. La scelta è stata fatta in accordo con il Servizio Gestione strade della Provincia tenendo in considerazione l’intensità dei flussi di traffico in entrata ed in uscita dalla città.

Oltre alla realizzazione della viabilità provvisoria è previsto anche lo spostamento di tutti i sottoservizi che occupano il sottosuolo (fognatura, acquedotto, gasdotto, linee elettriche e linee trasmissione dati), in modo da poter poi intervenire per realizzare tutte le altre opere con sicurezza di non provocare disservizi alla cittadinanza. Sarà previsto inoltre un impianto di illuminazione lungo tutto il percorso per migliorare la sicurezza del traffico nelle ore notturne.

Questa la tempistica che salvo intoppi potrà caratterizzare i diversi interventi: nel corso del 2023 la realizzazione del bypass, in avvio 2024 la partenza dei lavori di rifacimento del ponte di Ravina e nel corso del 2024 la gara per il riordino dello svincolo.

Per la realizzazione degli interventi nella zona (ponte e svincolo) è prevista una durata di circa 3 anni dopo di che la viabilità di bypass, non più necessaria, potrà essere demolita e il traffico ripristinato attraverso il ponte e sul nuovo svincolo.

Per scaricare l’intervista al presidente Fugatti
https://videoframemultimedia.wetransfer.com/downloads/31b0bbe2c70268202fa7577f42eae5c920230224154331/00455ddfac1442d379d29e7b6a6d279120230224154331/bc5e31 

(sv)


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