L'Università della Tuscia, che coordina il progetto sulla ricostruzione metagenomica delle comunità endolitiche di Victoria Land ha prelevato i campioni che sono stati raccolti durante la 31 esima spedizione italiana. I campioni a loro volta sono stati sequenziati dal Joint Genome Institute (JGI) mentre FEM con le Unità di biologia computazionale e di entomologia agraria si è occupata della ricostruzione e datazione dei genomi attraverso le analisi bioinformatiche.
"E' stato evidenziato -spiega il bioinformatico Davide Albanese del Centro Ricerca e Innovazione FEM- come molte di queste specie siano frutto di una differenziazione risalente a più di 410 milioni di anni fa (molto prima dell’origine dell'Antartide moderna) e come abbiano trovato nelle presenti condizioni ambientali nuove opportunità per diffondersi e diversificarsi. La loro caratterizzazione ha permesso di identificare i geni che contraddistinguono i batteri antartici dalle specie conosciute più simili, fornendo informazioni utili per quanto riguarda la possibilità di vita al di fuori della Terra".
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Pubblicazione scientifica
http://doi.org/10.1186/s40168-021-01021-0
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