
Nello scorso mese di aprile si era riunito il Tavolo Tecnico composto da rappresentanti di Enti locali titolari di servizi di nido d’infanzia e degli organismi della cooperazione sociale o di utilità sociale non lucrativi operanti sul territorio provinciale, a cui erano state illustrate le modifiche che si intendevano adottare.
Ecco in dettaglio i temi che sono stati oggetto delle modifiche approvate.
Al termine di una sperimentazione attuata negli ultimi 5 anni educativi viene messa a regime la possibilità di ricorrere a elenchi “fuori graduatoria” per le assunzioni di educatore nei nidi d’infanzia da parte dei soggetti gestori di servizi, con l’obiettivo di garantire il regolare svolgimento del servizio educativo nei nidi d’infanzia dei comuni trentini e di assicurare la più ampia copertura dei fabbisogni di personale a tempo determinato che si generano in corso d’anno, dopo l’esaurimento delle graduatorie formate con i titoli ordinari.
Inoltre, si è voluto esplicitare cosa si intende per tirocinio universitario per lavorare in qualità di educatore al nido svolto in “servizi educativi per l’infanzia”, che sono da intendersi: i servizi di nido d’infanzia, i servizi integrativi al nido (ossia i centri per bambini e genitori e gli spazi gioco e di accoglienza), o nelle scuole dell’infanzia o nelle sezioni primavera o nei poli zerosei.
Per quanto riguarda i servizi di nido familiare-Tagesmutter, il personale che già opera in campo educativo e che dispone, talvolta, di titoli di studio anche superiori al diploma quinquennale di scuola secondaria di secondo grado, potrà essere assunto senza la necessità di frequentare il corso professionalizzante di 500 ore organizzato periodicamente dal Servizio Attività educative per l’infanzia, introducendo la certificazione delle competenze quale ulteriore canale per l’accesso al profilo di operatore educativo. Il Servizio Istruzione adotterà il provvedimento che indicherà termini e modalità per la certificazione delle competenze da parte dei potenziali interessati. Tutto ciò consentirà ai soggetti gestori di nido familiare-Tagesmutter di disporre di un numero maggiore di personale in possesso dei requisiti d’accesso alla professione da inserire nei punti-servizio iscritti all’albo provinciale.
Il provvedimento modifica anche le direttive in materia di deroghe agli standard dimensionali prescritte per i nidi d’infanzia, estendendo - anche alle aree sature e consolidate e agli edifici preesistenti che in origine avevano una destinazione ad uso diverso - la deroga già prevista per gli spazi esterni nei nidi d’infanzia e nei micro-nidi collocati nei centri storici, che prevede la riduzione ad almeno 10 mq per posto bambino rispetto ai 30 mq. Le vigenti disposizioni non consentono, infatti, la conversione degli edifici già esistenti in strutture ospitanti servizi socio-educativi per la prima infanzia, dovendo applicare, per gli spazi esterni, degli standard più rigorosi.