All’inaugurazione hanno preso parte per il Comune di Arco il sindaco Alessandro Betta, il vicesindaco Roberto Zampiccoli e gli assessori Gabriele Andreasi, Dario Ioppi e Guido Trebo, con la responsabile del Servizio opere pubbliche, patrimonio e ambiente Alessia Fusaro; per la Provincia autonoma di Trento l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti; per l’Istituto comprensivo di Arco la dirigente scolastica attuale Claudia Terranova (in servizio da agosto) e il precedessore Maurizio Caproni; inoltre, un’ampia rappresentanza della società civile e delle forze dell’ordine. La scuola ha organizzato per l’occasione una serie di spettacoli teatrali e musicali con cui ha intrattenuto i tanti ospiti.
Tra gli interventi delle autorità, il primo, quello del vicesindaco Roberto Zampiccoli (che ha la delega alle opere pubbliche), ha sottolineato come l’iter progettuale sia stata portato avanti in stretta collaborazione con il corpo docente e con i genitori, così da rispondere nel modo più puntuale possibile alle reali esigenze dell’attività didattica e della vita quotidiana in classe.
Il sindaco Alessandro Betta ha ripercorso brevemente la storia di questo intervento, la cui genesi risale a una decina di anni fa, quando si rese evidente come gli spazi a disposizione fossero ormai insufficienti: «Abbiamo fatto un lavoro di confronto e di riflessione che guardasse al futuro -ha spiegato il sindaco- per individuare quale fosse la scelta migliore, per chi la scuola la frequenta e anche per l’intera nostra comunità. La scelta fu, anziché puntare su un nuovo edificio, di investire in quello esistente, anche alla luce di quello che purtroppo già allora stava accadendo a livello demografico, cioè un costante calo delle nascite. Ma quello che siamo qui oggi a inaugurare è un pezzo di un progetto ambizioso al quale abbiamo chiesto tutto quello di cui c’era bisogno. Ora, come ho avuto modo di spiegare all’assessore Bisesti, stiamo già guardando avanti e pensiamo alla palestra, ultimo tassello per questo importante polo scolastico. Credo che la nostra comunità, che conta 18 mila abitanti e che ha fatto la scelta, secondo me virtuosa, di avere un solo Istituto comprensivo, se lo meriti».
Quindi, il sindaco ha consegnato a una piccola delegazione di alunni una pergamena con la quale ha ufficializzato la consegna della nuova opera pubblica: «Un bene comune di cui sappiate avere cura, conservandolo per voi e per chi come voi vi troverà un luogo per istruirsi e crescere in futuro».
«Poter vedere una scuola crescere nella propria struttura e svilupparsi è sempre importante -ha detto l’assessore provinciale Bisesti - ma lo è ancora di più in questa fase storica, perché rappresenta un segnale di speranza e di sguardo al futuro, con l'auspicio di poter superare finalmente questa fase difficile dovuta al covid e poter tornare alla normalità. La Provincia autonoma farà tutto il possibile per garantire anche in questa situazione le lezioni in presenza sostenendo come in questo caso lo sviluppo della scuola e delle sue strutture».
A seguire, la benedizione del parroco, don Francesco Scarin, e il taglio del nastro. Quindi la dirigente scolastica Claudia Terranova ha accompagnato gli ospiti a visitare la nuova ala, con tappe itineranti scandite da spettacoli realizzati dai ragazzi.