
I visitatori troveranno all’interno delle sale una selezione di alcuni arredi e mobili del XVIII e XIX secolo provenienti dalle collezioni del museo. L’antica dimora della famiglia Taddei sorge nel centro storico di Ala, nella porzione chiamata “nuova” nei documenti quattrocenteschi: rispetto al centro antico, collocato più a monte e attorno alla chiesa parrocchiale, l’area di via Nuova è il risultato dell’ampliamento urbano del XV e XVI secolo. Proprio nel corso del Quattrocento i primi Taddei si stabiliscono ad Ala e costruiscono il nucleo più antico del palazzo, ripetutamente ampliato e decorato nei secoli successivi, fino al Novecento. L’edificio presenta una tipica struttura a corte: superato l’androne di ingresso si apre un magnifico cortile, impreziosito da una loggia a due livelli, dalla cui sommità si affacciano diciassette mascheroni, caratterizzati da espressioni grottesche e caricaturali. Una dimora fastosa, ampia e spaziosa, dove trovavano posto le stanze e le pertinenze dei vari membri della famiglia. Gli ambienti interni della dimora si mostrano oggi dopo le trasformazioni ottocentesche, che hanno modificato soprattutto il corpo centrale del palazzo. Al piano terra si riconosce ancora bene la cucina, con la vicina dispensa e, sul retro, l’antico orto e il pozzo. Le stanze più preziose si trovano però al piano superiore, abbellite da un ciclo decorativo realizzato attorno al 1870, con vedute urbane, fiori e animali esotici. Lungo l’intera facciata sulla via si dispiega un grande salone-galleria, riccamente affrescato alla metà del XVII secolo con una serie di putti con cartigli (che recano citazioni dai Salmi) e trentadue lunette con vedute di città, di campagna e marine.