Giovedì, 18 Dicembre 2014 - 02:00 Comunicato 3249

110 milioni di euro per azioni rivolte fra l'altro alla piena occupazione, al Progetto trilinguismo, a garanzia Giovani
NUOVE RISORSE FSE, PER UN TRENTINO CHE VUOL CRESCERE IN SINTONIA CON L'EUROPA

"Dal Fse arrivano nuove risorse per un Trentino che vuole crescere in sintonia con l'Europa". Ad annunciarlo è il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi in riferimento all'approvazione, avvenuta ieri da parte della Commissione Europea, del Programma operativo del Fondo sociale europeo-FSE 2014-2020. Quello del Trentino è nel ristretto gruppo dei primi programmi approvati a livello italiano. In "ballo" ci sono cifre importanti: parliamo di circa 110 milioni di euro, che serviranno a finanziare una serie di azioni strategiche per puntare ad una crescita del territorio sostenibile, inclusiva e intelligente. "Fra gli interventi previsti - aggiunge il presidente Ugo Rossi - ci sono quelli a sostegno delle politiche a favore dei giovani, del lavoro, della nuova imprenditorialità, dell'apprendimento delle lingue, della conciliazione fra tempi di lavoro e di vita. Il programma è stato definito in base alle strategie fissate dalla Giunta provinciale nel mese di luglio 2014 e che la Commissione europea ha fatto proprie, riconoscendole in piena sintonia con la programmazione comunitaria".-

"Siamo fra i primi per quanto riguarda il panorama italiano a vedersi approvare il programma di interventi dalla Commissione - commenta ancora Rossi - il che deve convincerci tutti che il Trentino può competere ai massimi livelli e riuscire a fare meglio degli altri. Dobbiamo continuare con fiducia su questa strada, mettendo le competenze e le energie della nostra amministrazione, che sono molte e molto qualificate, al servizio dello sviluppo del territorio, della piena occupazione e dei percorsi formativi dei giovani".
L'approvazione definitiva è avvenuta a seguito di un lungo percorso di programmazione e di processi negoziali intercorsi sia con il livello nazionale che comunitario.
Il programma del Trentino risulta essere coerente con gli obiettivi posti dalla Strategia Europa 2020 e dal quadro di riferimento nazionale ma anche con le linee di indirizzo strategiche della Provincia autonoma di Trento.
"L'obiettivo generale - sottolinea ancora il presidente Rossi - è quello di contrastare in modo efficace ed efficiente le sfide in corso oggi per creare nuove e solide premesse per l'economia del domani, puntando sulla crescita del capitale umano, per la crescita inclusiva ed efficiente della comunità provinciale".
Dei 110 milioni di euro il 50% delle risorse proviene dall'Europa, il resto è coperto al 35% dallo Stato e al 15% da risorse provinciali.
Vediamo più da vicino qualche dettaglio.
Con la nuova programmazione gli assi di intervento su cui la Provincia autonoma di Trento intende investire tramite il Fondo sociale europeo sono l'occupazione, l'inclusione sociale e la lotta alla povertà, l'istruzione e la formazione, la capacità amministrativa. Le maggiori iniziative riguarderanno il finanziamento del nuovo Progetto Trilinguismo, volto come noto al sostegno dell'apprendimento linguistico da parte degli studenti e della popolazione adulta nei diversi cicli formativi, compresi gli interventi in favore dei docenti; il proseguimento delle iniziative legate alla Garanzia Giovani e alle politiche attive del lavoro; la fornitura di buoni di servizio per i lavoratori per favorire la conciliazione tra lavoro e vita privata; il potenziamento dei servizi e delle attività formative per i disabili e soggetti svantaggiati
Questo significa attivare azioni volte a promuovere l'autonomia e l'indipendenza dei giovani, ma anche a contrastare e ridurre le disparità di genere e a sostenere l'occupazione per tutti, pur con una particolare attenzione alle categorie più fragili. Significa quindi creare contesti di istruzione e formazione innovativi e sempre più inclusivi per accrescere e riqualificare le competenze di giovani e adulti, valorizzare i docenti già in servizio, rafforzare la filiera che supporta l'ingresso nel mercato del lavoro e sostiene coloro che faticano a permanerci anche attraverso il consolidamento di servizi e politiche attive del lavoro (compresa la Garanzia Giovani). Ed ancora: significa sostenere i processi di innovazione e sviluppo strategico dei territori e promuovere la partecipazione sociale dei cittadini, per favorire una più piena inclusione nel tessuto economico e sociale.
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