
Secondo le direttive emanate nell'aprile scorso sui “Criteri per il riconoscimento dei musei etnografici”, in attuazione dell’art. 20 bis della legge provinciale sulle attività culturali (L.p. 15/2007), l’iscrizione all’elenco è stata vincolata al possesso di alcuni requisiti, come la disponibilità di uno spazio fisico destinato in via permanente a conservare e valorizzare elementi materiali e immateriali della cultura locale, delle tradizioni popolari e del folklore, dei dialetti, dei saperi e delle gestioni agrosilvopastorali del territorio; l’attuazione periodica di buone pratiche di conservazione, manutenzione e pulizia degli oggetti, dei locali d’esposizione e del luogo di interesse etnografico; l’accessibilità garantita al pubblico secondo orari adeguatamente resi noti; la disponibilità, almeno stagionale, a visite guidate su prenotazione con una garanzia di assistenza ai visitatori; l’impegno ad accettare controlli periodici sulla sussistenza dei requisiti e a collaborare a monitoraggi per la valutazione della qualità dei servizi offerti.
L’approvazione dell’elenco è il coronamento del lavoro svolto dalla Umse rete etnografica dei piccoli musei ed ecomuseale nel biennio 2022-2023, un monitoraggio capillare e un'attività di sensibilizzazione accompagnate da cinque incontri, che hanno visto i musei etnografici locali presentare al pubblico e ai colleghi le proprie credenziali e specificità. Ogni incontro si è svolto nell’arco di due giornate: a Pergine Valsugana, Peio, Malosco, Faver e recentemente in Vallarsa. Appuntamenti molto partecipati, che hanno dimostrato la vitalità del settore, ma anche la cura e l’attenzione che viene dedicata nelle valli del Trentino alle tradizioni popolari del territorio. Agli incontri si sono affiancate le aperture straordinarie domenicali dei musei e dei siti etnografici, che hanno contribuito a creare una rete sodale tra tutti i gestori di musei etnografici e di piccoli opifici storici, quasi sempre volontari. Degne di nota anche le Giornate Europee dei Mulini del 20 e 21 maggio scorsi, a cui hanno aderito 24 opifici idraulici in tutto il Trentino, che hanno raccolto in soli due giorni oltre novecento visitatori.