Lo scorso marzo la Giunta provinciale aveva aperto il bando 2023 per gli interventi di recupero e ripristino di murature di contenimento a secco. Le domande presentate nella finestra dal 3 aprile al 31 maggio sono state 461 con 504 possibili beneficiari (la domanda può essere presentata da uno o più soggetti) privati (persone fisiche o imprese); 150 in più rispetto al primo bando, nel 2021, quando i beneficiari sono stati 306, mentre nel 2022 sono stati 254.
All’incremento di domande corrisponde anche un incremento di spesa: il budget previsto per la riqualificazione volta al recupero e al ripristino di murature dei terreni agricoli terrazzati tradizionali, è stimata in 1,4 milioni di euro, con un presumibile ulteriore impegno di risorse per un milione di euro, rispetto ai quattrocentomila euro inizialmente previsti. “I paesaggi terrazzati - conclude Tonina - fanno ormai parte del nostro paesaggio, basti pensare a quanto accade in Val di Cembra o in Vallagarina per citare due esempi. Questo interesse non può che farci piacere perché significa che gli agricoltori sono attenti non solo al recupero dei terreni o alla valorizzazione di quelli esistenti, ma anche a salvaguardare l’ambiente azzerando l’uso del cemento per la realizzazione delle opere di contenimento”.
La Provincia aumenta il budget per soddisfare un numero record di richieste di contributo
Muretti a secco: fioccano le richieste
Boom di richieste per recuperare i muretti a secco: la Provincia stanzia un ulteriore milione di euro oltre alle risorse già impegnate in precedenza. Alla chiusura dei termini per presentare domanda di contributo per ripristinare i muretti di contenimento dei terrazzamenti senza l’utilizzo di cemento, le domande sono state oltre 200 in più dello scorso anno. “I muretti a secco - spiega il vicepresidente della Provincia Mario Tonina - rappresentano un ottimo metodo per contenere i terrazzamenti. Oltre ad assicurare una duratura maggiore rispetto a quelli in cemento, aiutano a preservare la biodiversità”.