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Quella che sta partendo sarà, per i migranti, un'esperienza utile, per entrare maggiormente in contatto con la comunità che li ospita, e anche formativa, perché permetterà loro di acquisire competenze e esperienze curriculari che potranno rivelarsi utili nel mercato del lavoro, una volta definita la loro posizione secondo il diritto internazionale.
"E' bene – ha aggiunto il vicepresidente Olivi – che queste persone possano fruire di momenti di socializzazione, di confronto attivo con la comunità e di impegno responsabile. Con questo progetto, che oggi ha carattere sperimentale, si crea l'incontro tra aree che sono già vicine: quella del sostegno al lavoro e quella dell'accoglienza".
Il progetto partirà concretamente tra una decina di giorni, grazie alla collaborazione tra il Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia, Cinformi, Consorzio Lavoro Ambiente e Con.Solida.
Nell'ambito delle attività del "Progettone" sono stati individuati alcuni cantieri di manutenzione di aree verdi pubbliche, dove i migranti, divisi per piccoli gruppi, saranno ospitati, a titolo volontario, per lavorare a fianco degli operai dei lavori socialmente utili. I cantieri si trovano nelle zone di Trento, Rovereto e in Valsugana.
In questa prima fase saranno impegnati quaranta migranti suddivisi in due turni di due mesi ognuno, dal 18 luglio al 18 novembre.
Questa iniziativa, è stato evidenziato, non toglie risorse o posti di lavoro al "Progettone".
I costi per questo progetto sono limitati alla fornitura dei dispositivi di protezione individuale, all'assicurazione e alla formazione e saranno interamente coperti da Cinformi.
"La Provincia – ha ricordato Olivi – continua ad investire nei lavori socialmente utili, che oggi vedono uno stanziamento annuale di circa 65 milioni di euro e offrono un'opportunità lavorativa a circa 1700 persone tramite il Progettone e a circa altrettante nell'Azione 19. Partendo da questa realtà, unica in Italia, e utilizzando l'infrastruttura sociale dei lavori socialmente utili, esperienza che significa anche socializzazione, confronto, assunzione di responsabilità e acquisizione di esperienze, si vuole offrire oggi ai migranti la possibilità di sentirsi ancora di più dentro la comunità che li ospita". I capisquadra dei cantieri che vedranno all'opera i migranti sono stati formati e sensibilizzati su questa nuova iniziativa. "Li voglio ringraziare – ha concluso il vicepresidente Olivi – per la sensibilità dimostrata nell'adesione al progetto e per l'azione di accompagnamento e coordinamento che svolgeranno".(lr)