
Un cenno particolare è stato riservato all’Assegno Unico Provinciale (AUP), lo strumento a carattere universalistico di sostegno a famiglie e singoli, finalizzato a garantire equità e semplificazione amministrativa. L’AUP, ha ricordato l’assessore, “si articola in diverse quote che rispondono a bisogni specifici: dalla Quota A di sostegno al reddito, alla Quota B1 per i nuclei con figli minori, alla Quota B3 per i nuclei con persone invalide, fino alla Quota C dedicata alla natalità”.
I dati relativi al periodo luglio 2023 – giugno 2024 confermano la rilevanza dello strumento: oltre 54.000 beneficiari e un’erogazione complessiva pari a 90 milioni di euro, di cui più di 41 milioni destinati al sostegno dei figli minori, 12,6 milioni ai nuclei con invalidità e 9,4 milioni alla natalità.
Spinelli ha inoltre evidenziato che è in corso una riforma complessiva dell’AUP, con l’obiettivo di renderlo ancora più efficace e sostenibile: “Stiamo lavorando per passare da un approccio assistenziale a un modello che favorisca l’attivazione al lavoro e l’empowerment dei beneficiari, attraverso strumenti innovativi come i voucher per servizi educativi, di cura e di conciliazione. Questo consentirà alle famiglie di scegliere liberamente tra un’offerta qualificata di servizi, generando al contempo nuove opportunità di lavoro e rafforzando la rete sociale”.
L’assessore ha infine richiamato il valore della collaborazione tra istituzioni, imprese, università, terzo settore e comunità locali, una vera alleanza sociale che rappresenta la cifra distintiva del modello trentino. Tale impegno corale si concretizza nella costruzione di reti territoriali, in particolare attraverso attori strategici come i Distretti Famiglia, circuiti economici, educativi e culturali a base locale che, ascoltando le istanze delle famiglie, promuovono e diffondono iniziative di welfare sociale, interventi, misure e servizi. “Solo con un impegno corale – ha detto – possiamo trasformare la sfida demografica in un’opportunità di sviluppo condiviso, facendo della famiglia il punto di partenza di un welfare che guarda al futuro”.
Il Trentino, ha concluso Spinelli, intende rafforzare la propria vocazione a territorio amico delle famiglie, dimostrando come sviluppo, benessere e attrattività possano nascere dalla centralità della famiglia stessa: “La nostra Autonomia non è un privilegio, ma una responsabilità che ci consente di costruire politiche su misura. Vogliamo dimostrare che si può affrontare la sfida demografica trasformandola in un’opportunità per ridare fiducia, speranza e futuro alle nuove generazioni”.