Mercoledì, 25 Gennaio 2023 - 15:37 Comunicato 192

In piazza Duomo alle 18 l’avvio ufficiale della 50/esima edizione. Inizio con l’Inno alla Marcialonga del Coro della Sosat. In 7.500 domenica al via
Marcialonga, domani a Trento la cerimonia di apertura

Marcialonga non è solo un evento sportivo, è un condensato di storia, cultura, turismo e ovviamente sport.
È un patrimonio delle due vallate di Fassa e di Fiemme che cullano dal 1971 l’evento principe dello sci di fondo, amato in maniera viscerale soprattutto dagli scandinavi. È anche un orgoglio di tutto il Trentino, e anche per questo la 50/esima edizione di domenica 29 avrà un prologo nella città capoluogo, Trento, proprio nel salotto della città al cospetto del Duomo e dell’imperioso Nettuno.
Così domani (giovedì 26 gennaio) la Marcialonga si presenta in maniera inusuale, una cerimonia di apertura come compete ad un evento che ha scritto la storia dello sci di fondo in 50 anni di grandi emozioni, nato grazie all’intuito dei quattro fondatori Mario Cristofolini, Giulio Giovannini, Nele Zorzi e Roberto Moggio. L’appuntamento è per il tardo pomeriggio, alle 18. Piazza Duomo ospiterà un ampio palco dove sfileranno le 36 bandiere delle nazioni partecipanti.

Le bandiere delle nazioni partecipanti saranno portate dai giovani delle società sportive delle due Valli di Fiemme e Fassa e dello SC Marzola, ma anche da Mario Cristofolini, dai quattro senatori che hanno ormai nel loro DNA le 49 edizioni tutte portate a termine, dalla Soreghina Sabrina Pellegrin, da un’atleta che ha lasciato un segno indelebile alla Marcialonga come Ulrico Kostner, primo vincitore, da Fulvio Valbusa ultimo vincitore italiano, da Juha Viljiamaa, Presidente Worldloppet, da Fernando Zorzi, uno dei più fedeli volontari, e da Roberto Simoni, presidente della Cooperazione Trentina, in rappresentanza dei partner che sostengono da sempre la Marcialonga come Cassa Centrale Banca, Melinda, Trentingrana, Cavit, Sait-Coop ed Itas. Ci saranno anche tre medagliati olimpici delle due vallate, Franco Nones, Cristian Zorzi e Antonella Confortola, tutti e tre ad indossare in passato il pettorale Marcialonga.

Ad aprire la cerimonia sarà il Coro della Sosat il quale regalerà momenti emozionanti con l’Inno alla Marcialonga, che fu cantato alla prima conferenza stampa nel 1970, composto da Luciano Fumai e poi inciso su un 45 giri. La Sosat poi si esibirà anche nell’Inno al Trentino.
Poche le parole sul palco, riservate al sindaco di Trento Franco Ianeselli, al presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti e al presidente della Marcialonga Angelo Corradini.

Il coordinamento della cerimonia di apertura, non lascia trasparire i dettagli. Sarà un gran momento per gli appassionati degli sport invernali e per tutti i trentini che vorranno vivere da vicino l’emozione della Marcialonga. Nella mattinata, su una breve pista allestita con neve programmata, i maestri di sci del Monte Bondone avvicineranno gli studenti trentini allo sci di fondo con i primi approcci, pista che nel tardo pomeriggio, per rimanere in tema, ospiterà la sfilata e i tanti personaggi presentati ed intervistati dalla voce storica della Marcialonga, Mario Broll, e da Silvia Vaia.

Un’oretta di svago in Piazza Duomo che val la pena di spendere assistendo anche a filmati, racconti, luci e fuochi. Poi venerdì e sabato le attività si accendono a Predazzo e a Lago di Tesero, domenica il clou con partenza della 50/esima Marcialonga da Moena alle 8 (un’ora prima scatteranno i temerari della ‘50x50’ con abbigliamento e sci d’epoca) e passaggio lungo i paesi della Val di Fassa e della Val di Fiemme, con arrivo previsto verso le ore 11 in Viale Mendini a Cavalese.

(www.marcialonga.it)

(us)


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