
Tre sono i nodi viabilistici più complessi.
Passo della Rocchetta.
Rimane interdetta al traffico (almeno fino al termine dell'allerta meteo) la ex SS43, che dal passo della Rocchetta porta a Ton. Qui, martedì mattina una delle barriere paramassi esistenti che proteggono la strada è stata superata da un blocco di roccia, che si è spezzato. Una pietra ha colpito il cofano di una vettura in transito, fortunatamente senza provocare feriti. A seguito dei sopralluoghi, sono state effettuate le necessarie operazioni di disgaggio in parete: i sopralluoghi programmati al cessare della pioggia consentiranno di stabilire se la statale potrà essere riaperta.
Località Faé.
Attorno alle 22.30 di ieri si è verificato un consistente distacco di roccia al chilometro 4 della SS43, che collega Cles al passo di Mostizzolo (località Faé), dopo la frazione di Dres e il bivio che conduce al ponte del Castellaz, nel comune di Novella. La carreggiata è stata invasa in particolare da tre grossi blocchi di roccia di 2 metri cubi e di 1 metro cubo che sono stati fermati dal guardrail. Gli accertamenti sul posto hanno consentito di stabilire che i blocchi si sono staccati da un affioramento di roccia alto 15 metri e sono rotolati lungo il versante per circa 30 metri. I massi sono stati rimossi con un escavatore, con il quale si sta realizzando anche un vallotomo provvisorio lungo 50 metri per frenare eventuali nuovi crolli. La strada è stata riaperta.
Livo.
Nella notte ha ceduto il muro a secco che delimita la campagna a monte della SS42 (tra Livo e Cagnò): la strada è stata riaperta a senso unico alternato a seguito di alcuni interventi. I Vigili del fuoco volontari hanno ripulito la strada e posato i teli per impedire nuove infiltrazioni di acqua, oltre ai tubi di drenaggio superficiale.