Il ministro ha evidenziato come nel 1957 i padri fondatori dell'Europa avessero puntato solo sull’agricoltura e citando la Pac (Politica agricola comune) ha parlato di uno strumento per il reddito e quindi dei sostegni fondamentali per sostenere progetti innovativi come quelli promossi in Val di Non, dove le mele vengono stoccate in grotta consentendo risparmio energetico e di suolo. Sottolineando come scommettere sui prodotti di eccellenza sia una priorità, il titolare del dicastero dell’agricoltura ha parlato quindi dei controlli nelle filiere e del rispetto dei diritti dei lavoratori che nella nostra penisola è maggiore di altri Paesi. Infine, criticando il cosiddetto “nutriscore”, che rischierebbe di indirizzare i consumatori verso alcuni prodotti sulla base di analisi non oggettive, il ministro ha parlato della necessità di favorire una maggiore presenza dell’Italia nel sistema burocratico europeo.
Made in Italy ed Europa, il ministro dell’agricoltura a Palazzo Geremia
Centralità del sistema agroalimentare nell’ambito delle politiche europee, ma anche controlli, etichettatura e burocrazia. Sono numerosi i temi affrontati dal ministro dell’agricoltura, intervenuto stamani a Palazzo Geremia nell’ambito del Festival dell’economia di Trento, dove è stato intervistato dal giornalista del Sole 24 Ore, Giorgio Dell’Orefice. In sala erano presenti il presidente della Provincia autonoma di Trento e la vicepresidente e assessore all’istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e per le pari opportunità.