
L’edizione 2025 segna infatti un passo in avanti: accanto ai consueti racconti scientifici che introducono i concerti, il MUSE proporrà due nuove modalità di interazione e approfondimento.
La prima si chiama “A spasso tra i ghiacciai” ed è un’attività laboratoriale pensata per avvicinare le persone, grandi e piccole, al mondo dei ghiacciai: reperti del museo, piccoli giochi e osservazioni inviteranno a comprendere meglio cosa comporterebbe la scomparsa dei ghiacciai, come gli animali si adattano al freddo estremo e perché questi ambienti sono così cruciali per il nostro pianeta.
“A spasso tra i ghiacciai” è un’attività a ciclo continuo (a fruizione libera) in programma il:
- 6 settembre – Malga Canvere, Bellamonte
- 21 settembre – Sagron Mis
- 4 ottobre – Fuciade
La seconda novità sono le passeggiate guidate verso le location dei concerti, accompagnati da guide alpine ed esperte/i del MUSE. Un modo per trasformare l’avvicinamento in una vera esplorazione: si cammina insieme, si osservano i dettagli del paesaggio, si scoprono tracce invisibili a un occhio distratto. Tutti i dettagli e la modalità di prenotazione sul sito de I Suoni delle Dolomiti.
Le “Passeggiate guidate” sono in programma il:
- 30 agosto. Malga Spora, Dolomiti di Brenta - Malga Spora, Avi Avital, Giovanni Sollima, Alessia Tondo, Giuseppe Copia
- 9 settembre. Prati Col, San Martino di Castrozza - Marco Paolini, Alberto Ziliotto
- 30 settembre. Rifugio Vajolet - Euyo Wind Quintet
- 2 ottobre. Rifugio Contrin - Quartetto Thumòs
“I Suoni delle Dolomiti hanno portato in montagna il concetto di “concerti situati” – dichiara Massimo Bernardi, direttore del MUSE –: melodie che si fondono con i paesaggi dolomitici in modo irripetibile. MUSE è orgoglioso di proporsi ancora una volta al pubblico dei Suoni come mediatore del rapporto con i luoghi in cui si svolgono i concerti. Oltre alle tradizionali introduzioni naturalistiche, quest’anno sperimenteremo nuove modalità di interazione pensate per soddisfare ogni tipo di pubblico offrendo l'occasione, ad ogni evento, di incontrare la montagna e le persone che la studiano in modo accessibile e coinvolgente”.
Le iniziative messe in campo quest’anno per i Suoni delle Dolomiti si inseriscono nel programma speciale del MUSE per l’Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai, una ricorrenza che invita a riflettere sull’impatto del riscaldamento globale e sulla necessità di una rinnovata responsabilità ambientale. Da qui l'alleanza tra le due realtà culturali che condividono la stessa visione: portare cultura, conoscenza e consapevolezza nei luoghi in cui natura e arte si fondono.