
Al centro del dialogo anche il ruolo delle donne, nella letteratura e nell'editoria, che spesso dispensa "pacche sulle spalle", anzichè strette di mano e non sempre riesce a valorizzare i talenti. Ghinelli, docente alla Scuola Holden di Torino, crede fermamente che la letteratura, maschile o femminile che sia, serva a creare ponti, dare prospettive differenti, essere lo strumento per costruire insieme, attraverso uomini e donne che abbiano una visione, un mondo possibile.
Un obiettivo che rilancia la scrittura non come veicolo di un successo, non cercato e forse anche sofferto, ma come rielaborazione di un mondo interiore e allo stesso tempo molto reale, dove l'immaginario è una dimensione in cui si proietta qualcosa di profondamente personale. Lo stile di Ghinelli, tra l'altro, è difficilmente inquadrabile in un genere letterario, sia per la molteplicità delle sue esperienze - dall'horror al thriller alla narrativa gotica - sia perché la stessa scrittrice ritiene che l'immaginario non conosca genere e abbia soprattutto il compito di guardare faccia a faccia la realtà, anche quella più spaventosa.
Il Trentodoc Festival è promosso dalla Provincia autonoma di Trento e organizzato da Istituto Trento Doc e Trentino Marketing, in collaborazione con il Corriere della Sera