
Nato nel 1930 a Ludwigshafen am Rhein. Studi universitari a Francoforte e Heidelberg (Scienze giuridiche e sociali e Storia). Dottorato di ricerca nel 1958. Cattolico, iscritto alla CDU (Unione cristiano-democratica) dal 1947, presidente del Partito dal 1972 al 1998. Politicamente si forma nel Parlamento del Land Renania-Palatinato. Presidente del Land dal 1969 al 1976. Membro del Parlamento dal 1976 al 2002, dal 1982 al 1998 è stato Cancelliere federale della Repubblica. Kohl si trovò dunque a guidare la Germania in un momento storico molto particolare, nel passaggio dalla Guerra fredda – attraverso il crollo dell’Urss – all’Europa unita e naturalmente alla Germania unita. Negli anni del suo governo la Germania federale divenne la potenza economica dominante in Europa; dopo la caduta del Muro di Berlino Kohl riuscì a portare a compimento il difficile processi di riunificazione con la Ddr, per il quale sarà ricordato per sempre (anche se molti problemi rimangono aperti nel paese e all'Est è maturata negli ultimi anni una forte e pericolosa disillusione).
Sconfitto nel 1998 dal socialdemocratico Schroeder, rimane una figura di statista di primissimo piano. Come accade ai grandi – in primis, è storia recente, lo stesso De Gasperi – il suo operato è punto di riferimento importante per forze politiche diverse: basti pensare che Kohl ricevette dal democratico Bill Clinton la massima onorificenza civile degli Usa, la Presidential Medal of Freedom, e venne nominato dal repubblicano George Bush “Uomo politico dell’anno”.